UCCISO DALLA CAMORRA 20 ANNI FA, IERI IN PIAZZA PER RICORDARE
CALVI RISORTA
Vito
Taffuri
Ieri
l'Istituto Comprensivo caleno si è interamente mobilitato per partecipare
attivamente all'inaugurazione di una piazza alla memoria di Nicandro Izzo,
l'appuntato degli allora agenti di custodia, oggi polizia
penitenziaria, caduto vittima di un agguato camorristico
nel 1983, mentre prestava servizio a Napoli nel carcere di Poggioreale.
Nella
piazzetta dedicata a Nicandro, posta alle spalle della chiesa di Petrulo, adiacente alla abitazione
dei familiari e dove da ragazzo trascorreva le giornate con i suoi amici, erano
tutti presenti ad onorare l'eroe Nicandro Izzo.
Si è
notata la presenza dell'Associazione carabinieri in alta uniforme, del Presidente
della Provincia Sandro De Franciscis, del Generale
degli agenti di custodia Alfonso Mattiello, del primo dirigente del provveditorato
regionale di Napoli Antonio Contestabile e infine del sindaco Giacomo
Zacchia e degli assessori comunali Ermanno Izzo e Carmelo Bonacci
che sono stati i protagonisti per la realizzazione della commemorazione
del caduto.
Durante
la cerimonia di commemorazione, sono stati eseguiti anche l'Inno Nazionale di
Mameli, con gli sbandieratori dei bambini
dell'Istituto comprensivo della frazione di Visciano, Petrulo, e Zuni.
Il
Dirigente dell'amministrazione penitenziaria Contestabile ha ricordato
che
Izzo durante il servizio si rifiutò di far passare un pacco nelle carceri;
cosa che fu ritenuta uno sgarro, un affronto che decretò la sua condanna a
morte; perciò fu ucciso il 31 gennaio 1983 da un killer, con un colpo di
pistola alla testa a poche decine di metri dall'Istituto dove prestava servizio.
Nicandro
Izzo lasciò la moglie Maria
Senese e i figli Orsola e Antonio.
Ieri, a venti anni di distanza dall'agguato di camorra che troncò
prematuramente la vita del giovane Nicandro Izzo, la scuola calena con la sua
presenza e la sua partecipazione attiva ha dimostrato che il ricordo del
povero Nicandro è ancora molto vivo e sentito tra i giovani caleni.