CARTELLE PAZZE, SPUNTANO I COMITATI

 

CALVI RISORTA

 

(vt)

 

I responsabili del Consorzio Generale di Bonifica del Baci­no Inferiore del Volturno, diser­tavano l'incontro dello scorso 24 Ottobre convocato dall'amministrazione civica retta dal sindaco Giacomo Zacchia, in ordine alle problematiche relati­ve al contributo di bonifica.

 

Tutti presenti, all'appello manca proprio chi doveva dare le giuste spiegazioni della notifica delle pazze cartelle ai citta­dini colpiti, che hanno fatto sentire lo stesso la loro voce affermando: ritenia­mo infondata la protesta del Consorzio alla luce della giurisprudenza dominante e consoli­data dalle sentenze qui citate (cfr. Sentenze Cassazione Sez. Unite n° 8960 del 14:10.1996; Cassazione n° 8957 del 14.10.1996; Cassazione n° 4144 del 04.05.1996 Cassazio­ne n° 11018 del 09.10.1992, le quali hanno espressamente pre­visto che il pagamento del pre­detto contributo è subordinato alla dimostrazione da parte del Consorzio dell'esistenza del bacino derivante dalle opere realizzate dal Consorzio stesso.

 

L'amministrazione civica, face­va i propri passi facendo ese­guire degli accertamenti da parte dell'ufficio tecnico retto dall'ing. Antonio Bonacci, e come sembra non risultavano ai convenuti l'esistenza di opere di bonifica effettivamente rea­lizzate che abbiano apportato vantaggi diretti di qualsiasi genere ai territorio del agro caleno.

 

Infatti, arrivano testimonianze anche dai comuni limitrofi come Pignataro Maggiore, Giano Vetusto, Rocchetta e Croce, Pastorano e infine Sparanise, che dopo l'incontro hanno deciso di costituire un comitato pur di dire no alla tassa illegittima di bonifica.

 

In particolare il rappresentante del comune di Pastorano Diana Giovanni, fa rilevare che il proprio comune unitamente a Camigliano, Bellona e Vitulazio, (comune capo fila) già provvedono con apposito Con­sorzio alla difesa idraulica del suolo e al relativo pagamento del canone per acque reflue e depurazioni, quindi per questi ulti­mi comuni chiamati in causa sicuramente il canone di bonifi­ca rappresenta una duplicazione di imposte.

 

In effetti, c'è da pre­cisare - afferma l'assessore alle politiche sociali e finanze Ermanno Izzo - questi ultimi comuni limitrofi citati sono in regola nel pagamento dell'im­posta, certamente anche i comuni di Calvi Risorta Pignataro Maggiore, e infine Sparani­se, regalmente pagano i canoni suddetti, in base alla normativa in particolare della legge ema­nata dalla Regione Campania n° 4 del 25. 02.2003, art. 13 comma 3, che espressamente prevede l'esenzione del paga­mento del contributo di bonifi­ca per gli utenti già tenuti all'obbligo di pagamento della tariffa per il servizio di pubblica fognaria, ai sensi dell'art.14 della legge n°36/94".

 

Quindi come evidente, sicuramente ormai è braccio di ferro tra con­sorzio e i cittadini e le ammini­strazioni che stanno sostenendo i cittadini dell'agro caleno.

E tutti insieme per dire no a un abuso o a una tassa illegittima inventata pur di pagarsi gli sti­pendi di tre mila euro mensili ai dirigenti del consorzio.

 

Staremo a vedere da questo forte braccio di ferro chi la spunterà, per il momento nei prossimi giorni saranno presentati una pioggia di ricorsi contro il consorzio pur di lanciare il primo segnale di reazione delle amministrazioni civiche locali.