DROGA IN PAESE, TROVATE SIRINGHE SPORCHE
CALVI RISORTA
(Vito Taffuri)
Calvi
Risorta, torna l'allarme droga in città: siringhe e fazzolettini sporchi di
sangue sono stati trovati nel rione S. Nicola aria mercato, di notte trasformata
in ritrovo di tossici e coppiette.
Il
fatto che la droga a Calvi Risorta giri in grandi
quantità, non è certo un fatto nuovo. Tendenzialmente, però, si tende a
chiudere un occhio, se non tutti e due, di fronte al
problema.
Quello
che è successo nei giorni scorsi, invece, deve
indurre tutta la città e chi la amministra, ad una seria riflessione. Una
siringa e un fazzolettino di carta sporco di sangue, in bella vista, ad
accorgersi del fatto sono stati alcuni ragazzi caleni
che si erano dati appuntamento nella zona per uscire insieme nei giorni del
fine settimana.
Hanno
lasciato la loro auto nel piccolo parcheggio adiacente all'aria mercato
comunale, quando si sono accorti che per terra c'era la sgradita sorpresa. Al di là del dramma umano che fa da contorno a quella
siringa lasciata in terra ancora sporca di sangue, quello che deve far
riflettere è la libertà che questi
tossicodipendenti hanno avuto di "farsi", ad un paio di metri dal centro
abitato.
I
tossicodipendenti non si sono neanche appartati per compiere questo gesto
simbolo di morte. La sensazione è quella di trovarsi in una terra di nessuno,
dove ormai tutti possono fare quello che vogliono, anche in un luogo trafficato
come l'aria mercato della frazione di Zuni.
Complici
del fattaccio avvenuto sono stati sicuramente durante nelle
tarde ore serali.
Inoltre,
in quei giorni la nettezza urbana non poteva provvedere alla rimozione della
siringa che quindi è rimasta lì circa quarantotto ore.
Non è
questa la sede per affrontare e risolvere il problema-droga. Però una
riflessione va fatta: ognuno di noi la mattina potrebbe uscire di casa, raggiungere
la propria macchina e imbattersi in questi spettacoli orrendi, solo perché
qualche balordo ha deciso come e quando vuole di drogarsi dove gli pare e piace.
Il
fatto di Calvi Risorta è soltanto la punta dell'iceberg
che ogni tanto esce dall'acqua, prima che il menefreghismo generale lo affondi
nuovamente, e ci ricorda che il problema esiste e nessuno si prende la briga
di risolverlo.
Sicuramente
l'impegno delle istituzioni e soprattutto delle forze dell'ordine, servono per
una migliore prevenzione di un fenomeno che esiste e certamente a Calvi Risorta non si conosceva nemmeno l'esistenza della
droga.
Adesso
si spera che una volta per tutte si potrà mettere fine
a un problema sociale molto pericoloso, per i giovani caleni.