“NON VOLEVO FARLE DEL MALE, E’ STATA SOLO
UNA TRAGICA DISGRAZIA”
CALVI
RISORTA
(t.p.)
Ecco la ricostruzione fatta da Michele Salerno nel corso
dell'interrogatorio fatto alla presenza del suo legale avvocato Pietro
Martini.
"La
morte della povera ragazza, fidanzata di Michele Salerno, si è in realtà
verificata per una tragica disgrazia.
Michele
Salerno, la sera del 23 ottobre, era in auto con la fidanzata.
Ad un
certo punto, il cellulare della ragazza comincia a squillare: al che il Salerno infastidito da queste telefonate, spegne il
telefonino della ragazza, Adriana Tamburino, poi lo lancia fuori dall'auto.
La
ragazza incollerita per il comportamento di Salerno lo colpisce ad una gamba
con un coltello. Nell'auto infatti c'era un coltellino
svizzero acquistato per ragione di sicurezza tempo prima (doveva servire a
tagliare le cinture di sicurezza).
La cosa
sembra essere finita lì.
Salerno
non reagisce, la ragazza invece lo aggredisce di nuovo e a questo punto Salerno
pensando che la lama del coltellino fosse ritratta,
mentre continua a guidare colpisce la ragazza ed i colpi sono casualmente fatali.
Salerno
si accorgerà solo dopo di aver ucciso la sua fidanzata. Michele Salerno
assolutamente sconvolto si assume la responsabilità di questa tragedia.
Sembra
che effettivamente Salerno sarebbe rimasto ferito alla
gamba".