Assunzioni al residence, modificata la graduatoria
GIUSEPPE BORRELLI
Calvi Risorta.
Sembrerebbe scongiurato
il rischio di un prolungamento dell’odissea burocratica per l’apertura della
struttura residenziale per anziani di via Bizzarri: la pioggia di ricorsi al Tar, infatti, che si sarebbe dovuta abbattere contro la
graduatoria provvisoria, stilata dall’ufficio di collocamento di Teano, per
l’assunzione di 11 unità nella residenza di proprietà dell’Asl
Ce 2, costata circa un milione e 500 mila euro, non dovrebbe avere strascichi
giudiziari.
È stata, infatti, modificata - a seguito delle
polemiche e delle recriminazioni all’indomani delle prime indiscrezioni circa
la conformazione della elencazione - la lista
definitiva del personale da assumere nella struttura residenziale di lunga
degenza e questo dovrebbe finalmente fungere da viatico per la tanto attesa
messa in funzione del complesso.
A paventare il ricorso al Tar
della Campania erano state alcune delle 38 persone che non risulterebbero
tra i primi assegnatari degli 11 posti disponibili sulla base di alcuni
attestati professionali rilasciati dalla Regione che, a loro dire, non
sarebbero stati tenuti in considerazione.
«Mi rendo conto perfettamente della delusione di
chi è rimasto escluso dalla graduatoria o di chi non è rientrato tra i primi
undici - commenta il sindaco di Calvi Risorta, Giacomo
Zacchia - ma i parametri che avrebbero determinato la
stesura della classificazione erano improntati unicamente al reddito familiare,
e solo in secondo luogo avrebbero contato gli attestati professionali.
Ora, in base alle istanze
formali di alcune persone, la lista è stata rivista e questo si spera possa
dissipare le polemiche».
Si arricchisce, dunque, di un nuovo capitolo
l’annosa querelle legata alla messa in funzione del residence per anziani, in
vita da 5 anni, derivata, inizialmente, dalla errata
previsione per cui erano stati programmati più infermieri da assumere che posti
per la degenza degli anziani.