Netturbini in sciopero, disagi e polemiche

 

LILLY VICCARO THEO

 

Stavolta il risultato dell'agitazione indetta dagli operai in forza all'EcoQuattro non si quantifica soltanto in cassonetti dell'immondizia stracolmi e strade sporche, nonostante questi siano due buoni motivi per esprimere il malcontento delle amministrazioni comunali coinvolte.

 

Stavolta l'astensione dal lavoro dei quarantacinque dipendenti ha provocato una dura presa di posizione da parte dell'azienda per cui lavorano, rimasta completamente all'oscuro - a quanto pare - delle decisioni di una parte dei dipendenti: tre giorni di sciopero senza un preannuncio alla società, senza un comunicato, senza una richiesta scritta.

 

Stavolta è successo tutto all'improvviso e a farne le spese per il momento sono i cittadini, gli abitanti cioè dei comuni rimasti temporaneamente senza servizio (ben cinque: Mondragone, Carinola, CALVI RISORTA, Teano e Francolise).

 

Secondo le valutazioni del presidente del Consorzio Ce4, Giuseppe Valente (nella foto), potrebbero farne le spese anche gli stessi promotori e partecipanti all’azione di protesta, non riferibile a quanto pare ad alcun sindacato di categoria.

 

«Per i primi giorni della settimana potevano, adducendo al ritardo delle spettanze, avere anche ragione a protestare e a non lavorare. Gli assegni sono stati consegnati nel giro di poche ore a tutti e quindi non c'era più alcuna motivazione oggi (ieri per chi legge, ndr) di scioperare ancora» dice Valente.

 

E aggiunge: «Qui non si tratta di uno sciopero, peraltro, piuttosto di un'astensione ingiustificata e non annunciata. Il problema sollevato stavolta era il venire meno dell'azienda alle norme sulla sicurezza del lavoro. E' una scusa come un'altra. Siamo in perfetta regola e loro lo sanno bene. Il problema è che c'è qualcuno che sobilla questi operai e non vuole che lavorino. Posso parlare a ragione di fenomeni occulti e per questo ho segnalato l’accaduto alla prefettura e ho chiesto alla procura della Repubblica di indagare in tal senso. Intanto saranno tolte dalle buste paga le spettanze relative a questi tre giorni di astensione non giustificata».

 

È perplesso Valente ma ha già provveduto con un servizio d'emergenza a far svolgere i servizi di igiene urbana a Mondragone.

 

Come lui, si sono rivolti alla Prefettura anche il sindaco della città litoranea Ugo Conte e il capo della ripartizione tecnica De Lisa («E' l'undicesima contestazione che faccio»).

 

E perplesso è anche il coordinatore degli operatori, Salvatore Valente (solo omonimo del presidente): «E' stata un'astensione organizzata male e sicuramente istigata da qualcuno che vuole disturbare il servizio. Gli operai hanno deciso tutto in una notte e non sono riuscito a dissuaderli. Solo in nove, i più volenterosi, si sono recati a prendere servizio».