Sdi contro affidamento a privati gestione acqua

 

Calvi Risorta

 

Il gruppo dello SDI di Calvi Risorta si associa alle azioni di sensibilizzazione in atto nella Provincia di Caserta volte ad evitare l’affidamento del servizio di erogazione dell’acqua potabile dal Consorzio Pubblico ATO2 ai privati.


Tra le iniziative intraprese in Provincia, la più clamorosa è l’annunciato sciopero della fame a staffetta nei 136 comuni di A.T.O. 2 con in testa il missionario padre Alex Zanotelli a partire dal giorno 17 fino a quando non sarà ritirata la delibera del 23 novembre 2004 che consentirà a società private di entrare nei consorzi, attraverso gare di appalto, con quote di maggioranza.

 

Oreste Martino assessore alle attività produttive del comune di Calvi Risorta e delegato nel consorzio A.T.O. fa sapere: “Ho partecipato attivamente alle due ultime assemblee che si sono tenute sulla questione. La mia posizione e quella dell’amministrazione comunale è che i privati possano possedere una quota minoritaria, che però non dovrà consentire loro di ‘mercificare’ un bene così prezioso come l’acqua”.


Il Martino sottolinea anche il fatto di essersi fatto promotore della votazione di una delibera di giunta contraria e che tutto il partito dei Socialisti Democratici Caleni si attiverà affinché vengano presentate in sede regionale opportune istanze e mozioni, volte a scongiurare il rischio della privatizzazione dell’acqua.

 

Arrivano le prime risposte istituzionali, quindi, intorno ad un problema che la mobilitazione di comitati popolari ne aveva già rallentato il processo di privatizzazione.

 

Michele D’Onofrio sempre dello SDI: “In questo caso una presa di coscienza collettiva è stata determinante al fine di scongiurare lo scempio di ritrovarci con un servizio idrico gestito da privati e alla mercé d’interessi economici individuali. L’acqua, invece, è un bene di tutti e come tale non può essere privatizzata, perché l’operazione porterebbe conseguenze disastrose come: un consistente aumento delle bollette e un minor controllo sul servizio e sulla qualità dell’acqua e la possibile interruzione del servizio per i meno abbienti”.