PIANTAGIONI DI DROGA, SCARCERATO ZANNA

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Eduardo Zanna di 35 anni, residente nella frazione di Zuni, operaio presso una ditta Pierrel di Pignataro Maggiore da oltre dieci anni.

 

L'8 agosto 2005 scorso veniva convocato presso il comando stazione carabinieri di Calvi Risorta di via Enrico Rossi e retto dal maresciallo capo Massimo Petrosino, per firmare una cita­zione di convocazione per il processo che già era in corso da oltre dieci anni che lo vedeva, non per sua volontà, coinvolto in un’indagine per una presunta piantagione di sostante stupefa­centi.

 

Ricordando un po' i fatti: Eduardo, credeva che doveva solo firmare della documenta­zione, invece gli venivano stret­te le manette ai polsi dai carabi­nieri e trasferito presso la casa circondariale di S.Tammaro, come da ordinanza della procu­ra di Santa Maria Capua Vetere, per scontare una pena di 21 mesi.

 

In effetti, il giovane operaio, figlio di onesti lavoratori, veniva coinvolto involontaria­mente, e soprattutto veniva uti­lizzato per la coltivazione della piantagione rilevate di sostanze di stupefacenti, senza che lui ne conoscesse il tipo di piantagio­ne e la causa, la notizia del suo arresto seminò dispiacere, ma soprattutto tanta amarezza in paese e quindi da subito nac­que la speranza che tornasse tra la sua gente e non restando dietro alle quattro mura del carcere, al più presto.

 

Ecco è arrivata la bella notizia per i familiari, da ieri mattina Eduardo è stato scarcerato a tutti gli effetti e scagionato da tutte le accuse.

 

L'abbiamo raggiunto chieden­dogli a caldo cosa provava dopo aver riacquistato la libertà, in effetti, ci rispondeva a microfoni spenti affermando: "per il momento voglio trascor­rere serenamente con moglie e figli e i miei familiari i primi giorni della mia libertà", ma in un futuro abbastanza breve siamo convinti tornerà più forte di prima per esibirsi come can­tante al prossimo cale Sanremo del direttore artistico Nicola Carletti.

 

Quindi è stato scarcerato già dal qualche giorno dal magi­strato di sorveglianza di Santa Maria Capua Vetere.

 

Eduardo Zanna si è sempre proclamato inno­cente e, come sembra, il tempo gli ha fatto riacquistare la libertà, adesso però per dimen­ticare ha tanto bisogno d'affet­to.

 

Ma quello che si spera che queste storie di male giustizia non si ripetano mai più colpen­do persone innocenti.

 

La mac­china della giustizia è sempre più ingrippata e soprattutto il più delle volte si inceppa al punto che per uscirne ci voglio­no bravi e illustri avvocati che, solo per un consulto, si rischia pure di pagare centinai di euro.

 

Quello che si spera che in Italia una volta per tutte vengano approvate leggi che possono punire probabilmente anche i magistrati che sbagliano.