Piscina e stadio ormai in dirittura d’arrivo il Comune decide per l’affidamento ai privati

 

GIUSEPPE BORRELLI

 

Calvi Risorta.

 

L'amministrazione comunale calena ha finanziato l'ultima tranche di completamento della piscina comunale e dello stadio: sono partiti i lavori per la consegna, entro natale, di uno dei poli sportivi multidisciplinari, tra i più importanti ed attrezzati della provincia di Caserta.

 

A dare l'annuncio dell'avvenuto sblocco dell'empasse economico-amministrativa è il vice-sindaco, con delega ai lavori pubblici, Remo Cipro: «È stato dato inizio all'ultima tranche di lavori per terminare sia la piscina che lo stadio - commenta Cipro - presto la comunità calena verrà dotata di due impianti sportivi di cui potrà andare fiera e dove potranno essere svolte alternativamente manifestazioni agonistiche e di svago».

 

La piscina comunale e lo stadio di calcio, quindi, costituiranno non solo il fiore all'occhiello dello sport caleno, ma anche, purtroppo, un impianto poli-sportivo con dei costi di gestione realmente impegnativi per le casse dell'amministrazione comunale, e per questo che si tenta di correre ai ripari concedendo almeno una delle due strutture in gestione a enti pubblici o a privati che se ne possano accollare gli oneri di gestione e ne utilizzino le molteplici funzionalità.

 

È in via di realizzazione, infatti, un bando di gara appalto, che verrà pubblicizzato in tutta l'Unione Europea, per la concessione in gestione della Piscina comunale a qualsiasi soggetto che abbia i requisiti tecnico-legali per poter dirigere una tale opera.

 

Mentre lo stadio comunale dovrebbe essere condotto da una gestione pubblica, ma con la cura predisposta dalla società calcistica locale.

 

Ammesso che i tempi di ultimazione ed entrata in esercizio dei due impianti sportivi vengano rispettati, proprio la gestione costituirà, forse, il nodo più delicato da svolgere.

 

Per questo alla predisposizione del bando l’amministrazione comunale si sta dedicando con particolare attenzione per giungere al giusto equilibrio tra economicità per l’ente locale e possibilità comunque di disporre degli impianti con priorità sui privati.