CAPARCO A ZACCHIA, INCAPACI

 

(Vito Taffuri)

 

 

Se esistesse l'istituto del ricovero coatto per gli ammi­nistratori incapaci, Zacchia e la sua amministrazione dovrebbero essere i primi ad usufruirne". L'ex sindaco, nonchè ex consigliere provinciale Antonio Caparco attacca pesantemente l'Amministrazione che nei mesi scorsi, con una serie di comunicati stampa diceva: "Questi amministratori sono incapaci, e sono come il governo Berlusconi, vivono solo di promesse che non manterranno mai ai loro eletto­ri".

 

Caparco continua lanciando accuse politiche verso la giunta Zacchia, colpevole, agli occhi di tutti i cittadini di aver annullato tutto ciò che era stato costruito dalla precedente amministrazione uscente e di non aver prodotto assolutamente nulla in un anno e mezzo circa di mandato. E proprio da qui partorisce la provocatoria propo­sta di invitare l'attuale amministrazione a dimettersi al più presto, magari andando alle elezioni anticipate, pur di misurare la temperatura di consensi che l'attuale amministrazione ancora potrebbe strascinarsi dopo le scorse elezioni pro­vinciali che già bocciavano i primi sei mesi di amministrazione Zacchia.

 

Dopo le  varie iniziative di scontro politico e non personale, il capogruppo dei democratici caleni Gaetano Capuano ha promesso che nei prossimi giorni darà vita a un documento di sfidu­cia nei confronti dell'amministrazione Zacchia, magari riproponendo un secondo bliz come quello mancato di Rocchetta e Croce, pur di riscattare Calvi Risorta. La sfiducia arriva anche da altre forze politiche, addirittura da qualche consigliere e assessore di maggioranza insoddisfatto per le assegnazioni di deleghe date a chi cercherebbe nella ammini­strazione altro e non curerebbe gli interessi dei cittadini caleni.

 

Ma come sembra in effetti, affer­ma Antonio Caparco “il programma elettorale è stato applicato però dividendosi le poltrone, e acquistando due consiglieri di minoranza come Gabriella Perrotta e sembrerebbe anche Ame­deo Martino, che dopo essere stati eletti in minoranza hanno deciso di fare il salto di qualità politicamente”.

 

Di sicuro si è aperto un vero terre­moto politico e proprio in merito a quanto sta accadendo, le prossime elezioni alla camera saranno il banco di prova per il gruppo "Uniti per Calvi" che già sembrerebbe stia preparando que­sta ultima cartuccia da sparare.