SFRUTTAMENTO DELLA PROSTITUZIONE, IN DUE FINISCONO IN MANETTE

 

CALVI RISORTA

 

(Bianca Moretti)

 

Accompagnavano ogni giorno una giovane cittadi­na proveniente dall'Europa del­l'Est alla periferia di Calvi, dove solitamente giovanissime extra­comunitarie sono costrette a pro­stituirsi: finiscono in manette Xhulian Skenderi e Dema Mazi.

 

Accuse pesanti a carico dei due: favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione.

 

Entrambi sono stati fermati dagli agenti della sezione specializzata - Criminalità extracomunitaria della Squadra mobile di Caserta.

 

Erano a bordo di una Bmw di grossa cilindrata, intestata ad un cittadino italiano.

 

Lo Skenderi, pre­giudicato e senza fissa dimora era privo di qualsiasi documento di riconoscimento ed è noto alle forze dell'ordine per numerosi alias.

 

Lo stesso vale per l'uomo che sedeva al suo fianco già espulso e accompagnato alla frontiera di Bari lo scorso novembre. Quest'ulti­mo, evidentemente, ha fatto ritorno sul territorio italiano senza la speciale autorizzazione del Ministero dell'Interno e per questo moti­vo è stato tratto in arresto.

 

Il fermo dei due extracomunitari si inseri­sce all'interno di un'attività quotidiana di controllo e monitoraggio del territorio posta in essere dalle forze dell'ordine che con operazio­ni di attente ispezioni, mirate soprattutto alla periferia non solo mirano all'arresto in flagranza di sfruttatori senza scrupoli, ma al recupero delle giovani vittime sempre più in balia delle decisioni e delle operazioni dei malviventi pseudoprotettori.

 

Le tecniche ado­perate dai delinquenti sono quasi sempre le stesse. Le vittime di questo giro tanto illecito quanto spietato sono solitamente abbaglia­te da un futuro migliore, dalla possibilità di concretizzare la speran­za di un futuro migliore in Italia.

 

Promesse che, naturalmente, non vengono mantenute. Una volta giunte nei piccoli paesi italiani sono costrette a prostituirsi e minacciate a non denunciare la vicenda. Una storia che, purtroppo, sembra non trovare mai fine.