OPERE PUBBLICHE: I VERDI INCALZANO

 

 

Nei giorni scorsi i Verdi hanno constatato - come risulta dal documento inviato alla nostra redazione ieri pomeriggio -che il Comune di Calvi Risor­ta non figura nella "Programmazione Opere Pubbliche" approvata dalla Provincia. L'improvvida replica del sin­dac Zacchia apparsa su un quotidiano minore, conferma le manchevolezze rilevate, definendo "automatica" la Programmazione.

 

"In questo modo - afferma Antonello Bonacci - dimostra di non aver colto l'importanza della legge 51/78 e la relazione e finanziamenti. Vogliamo pen­sare che le sue incaute dichiarazioni siano frutto della volontà di eludere la questio­ne e non della miopia verso il danno apportato dall'inefficienza amministrativa. Vogliamo sperare che non sia così. La legge 51/78, infatti, prevede un programma d'in­terventi strutturali per il completamento, l'ammoderna­mento e la realizzazione ex novo di opere pubbliche, con relativi finanziamenti regio­nali.

 

Il suo scopo è conferire qualità e razionalità agli interventi pubblici, per avvia­re ad azioni isolate, fatte più per rimediare qualche soldo, che per ottemperare ad una logica di sviluppo. Problema tipico delle nostre realtà loca­li che non è percepito da chi come l amministratore cale-no, ha fatto a meno di presen­tare progetti per la 51/78, che all'art. 7 recita: "Gli Enti al punto 2 (Comuni, Consorzi, Province, ecc.) ogni anno inviare le richieste d'intervento all'amministra­zione provinciale competen­te". La stessa, poi, trasmette il Programma alla Regione".

 

"E' un importante atto politi­co - prosegue il referente dei Verdi - che persegue un 'atten­ta rispondenza tra gli inter­venti regionali e le esigenze locali. Il comune di Calvi entro la scadenza di aprile non ha comunicato le cosid­dette schede di bisogni e per­tanto non compare nell'elen­co provinciale di finanzia­menti. Calvi non presentando un programma, come hanno fatto comuni viciniori, (quali Casigliano o Giano) non ha individuato progetti e ipotiz­zato finanziamenti. Insomma non ha fatto il proprio dovere politico. Che poi la Regione, per sanare l'inefficienza, provveda a delle erogazioni minime, è ben altra cosa.

 

E' facile comprendere che lacu­ne progettuali si traducono in casse più povere. Insomma, mancano programmi in colla­borazione con gli Enti supe­riori e in più si rinuncia all'inserimento nei piani plu­riennali di finanziamento. La replica del sindaco anziché scusarlo, ha finito per aggra­vare la sua svagata posizione. Comunque, provvederemo a spedirgli una copia della nor­mativa ".