SICUREZZA A BORDO, NON SI ALLACCIA IL CASCO: 17ENNE FINISCE NEI “GUAI”
CALVI
RISORTA
(Vito Taffuri)
Circolare
senza casco o - come nel caso specifico - con il casco non correttamente
allacciato ora può costare il motorino.
Che
viene confiscato, ovvero diventa proprietà dello Stato, e in seguito verrà messo all'asta, ne sa qualcosa un ragazzo di 17 anni M.N. della frazione di Visciano,
che ieri (mercoledì) è stato il primo, almeno da queste parti, a sperimentare
sulla propria pelle la severità delle nuove disposizioni contenute nella legge
168/2005 ed entrate in vigore il 23 agosto scorso.
C'è da
dire che il giovane, intercettato alle 14.30 in via
Oreste Mancini, ha fatto di tutto per attirare l'attenzione di una pattuglia
dei carabinieri della sezione radiomobile di Capua, non solo girava senza il casco, in effetti
sfrecciava come un missile, sicuramente creando panico tra i pedoni.
Inoltre,
quando i militari gli hanno intimato l'alt, non si è fermato, costringendoli ad
un breve inseguimento ed aggiungendo un'altra violazione alla lunga lista di
quelle che aveva commesso.
Oltre
ad un pacco di verbali da pagare, i carabinieri hanno preso in consegna il suo
ciclomotore, Piaggio 600, che è stato affidato al parco giudiziario da pochi
giorni inaugurato nella città di Capua, proprio per
la legge 168/2005 che darà sicuramente filo da torcere
ai centauri indisciplinati.
Non è
semplicemente sottoposto a sequestro o a fermo amministrativo,
come avveniva prima, ma in base alla legge è stato confiscato.
Questo
significa che non verrà restituito quando sarà passato
qualche mese, il giovane trasgressore non lo rivedrà più, ora appartiene allo
Stato, che lo metterà all'asta.
Oltre che per il mancato uso del casco, la confisca del ciclomotore
o motociclo è prevista dalla nuova legge per una lunga
serie di violazioni, come impennarsi, trasportare un passeggero quando non è
consentito, trainare un altro veicolo (o farsi trainare), viaggiare seduti in
maniera non corretta, trasportare oggetti non saldamente assicurati.
Inoltre viene disposta la confisca dei
mezzi in quanto la trascorsa legge sembrerebbe che non hanno intimorito i
centauri.
Adesso non si scherza più, i carabinieri e la polizia municipale
fanno sul serio, non se ne poteva più infatti.
Via Oreste Mancini dopo le 22:00 era diventata una pista
di formula uno sia per qualche automobilista indisciplinato, ma in particolare
per qualche singolo centauro che sfrecciava su di una ruota e più delle volte
effettuato dei sorpassi azzardati mettendo in pericolo la sicurezza dei pedoni
o di gruppi di cittadini fermi lungo la strada di via 4 Novembre e via Oreste
Mancini, della frazione di Zuni.
Quindi con questo primo sequestro passato
subito a confisca si spera che il fenomeno dei centauri che sfrecciano a
velocità incontrollata, possa dare esempio e frenare in parte il fenomeno.