CONCERTO NEGATO AD UNA BAMBINA DISABILE

 

 

 

 

 

 

(Giuseppe Borrelli)

 

Avrebbe tanto voluto assistere al concerto di Irene Grandi, cantante della quale è una fan sfegatata, tenutosi a Sparanise lunedì scorso, ma l’area per i disabili predisposta dai volontari della protezione civile del Comune non era più raggiungibile a causa della calca creatasi. E per una bambina diversamente abile di 12 anni, fin dalla nascita sulla sedia a rotelle, quel concerto che tanto aspettava è rimasto solo un triste miraggio.

 

«Purtroppo certe brutte abitudini non cambiano mai - commenta Antonio D.A., padre della bambina e presidente dell’associazione «Pro Disabili» di Calvi Risorta - e per eventi o appuntamenti come il concerto di Irene Grandi, si rende impossibile alle persone diversamente abili di partecipare alla vita sociale come sarebbe loro diritto fare. Predisporre un’area per i disabili - aggiunge - e poi attrezzarla in un luogo che diviene inaccessibile a causa della calca è veramente un non senso, che sotto cela in realtà una mancanza di attenzione e di sensibilità verso persone che invece necessiterebbero di aiuto e di comprensione».

 

Adesso per la piccola c’è solo la consolazione e la promessa del papà di portarla, comunque, alla prossima esibizione di Irene Grandi. Il caso ha creato imbarazzo a Sparanise dove i responsabili del servizio si affrettano a ridimensionare l’episodio e a fornire la loro versione dei fatti. «Erano già tre anni che la bambina veniva a vedere il concerto in piazza da noi - sottolinea il coordinatore del nucleo comunale di protezione civile di Sparanise, Vitaliano Fusco - Addirittura, quando si è esibito Gigi D’Alessio, l’abbiamo fatta salire sul palco per tutta la serata».

 

Secondo Fusco «il problema è sorto quest’anno perché il padre della ragazza ha detto che noi non eravamo abilitati a prendere in consegna sua figlia e che doveva essere presente anche lui nell’area destinata ai diversamente abili; allorché - conclude - gli abbiamo fatto notare che nello spazio attrezzato c’erano già altre due persone senza alcun accompagnatore».