IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO MARROCCO SI E’ DIMESSO

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

 

La politica calena è tanto dinamica che non conce­de nemmeno pause estive. Infatti, notizie dell'ultima ora portano dimissionario il consi­gliere Giovanni Marrocco dalla carica di Presidente del Consiglio comunale. Come tutti ricorderanno la presidenza del consiglio fu introdotta dal­l'ultimo varo dello statuto Comunale, prevedendo, tra l'altro, anche l'allargamento degli assessorati a sei.

 

Va rinvangato, altresì, l'importante gesto politico offertoci dallo stesso consigliere Marrocco nel rinunciare all'indennità dovutagli, devolvendola alle casse comunali, così come provvidero a fare i consigliere Geremia e Taffuri. Con questa ultima azione politica sembra che la maggioranza capeggiata da Zacchia Giacomo stia subendo forti scosse telluriche, tanto da registrare anche l'usci­ta dell'altro consigliere Nicola D'Onofrio dal partito politico La Margherita, sezione retta dal vice sindaco Remo Cipro.

 

Ponderata è l'analisi politica del consigliere Massimo Taffuri : "indubbio è l'allontanamento in massa dalla linea politica di Giacomo Zacchia che sempre più richiede correttivi. Immancabilmente riscontra una volontà di esclu­dere dalle decisioni importanti tutti gli altri consiglieri, come ad esempio la sottoscrizione del contratto con la GEA per la manutenzione dell'illuminazione pubblica. Decisione, questa, non adottata collegialmente, ma avallata dagli assessori e da qualche consigliere destina­to in qualche consorzio. La sti­pula del contratto con la GEA rappresenta una pessima e grave decisione adottata dall'e­secutivo di Zacchia, per i suoi enormi effetti che avrà sulla cittadinanza calena sia in ter­mini di salubrità (tanto decantata dal sindaco Zacchia nelle ultime elezioni provinciali) che in termini economici: conclu­sioni queste che faceva lo stesso Giacomo Zacchia dai balconi durante le elezioni comuna­li passate).

 

La notizia delie dimissioni di Marrocco e l'uscita dalla Margherita di D’Onofrio vanno lette anche come reazione allenata scelta politica di aver votato contro altri due della maggioranza, sull'il­legittimo e scandaloso presup­posto che questi non avevano sostenuto alle elezioni provinciali Zacchia Giacomo. Orbe­ne, nell'amministrazione Zac­chia chi devolve indennità politiche alle casse comunali o viene sfiduciato o è costretto alle dimissioni e tutti coloro che avallano contratti come quelli della GEA continuano a detenere cariche di assessori o nomine nei consorzi.

 

Mi augu­ro soltanto che chi sostituirà Marrocco abbia almeno il pudore di rinunciare all'inden­nità e non vada ad oberare ulteriormente le tasche dei cit­tadini caleni, già tartassate per l'incremento del "pozzo senza fine" e per gli stipendi aggiunti agli altri due assessori.