PARTONO I LAVORI AL CIMITERO, I CITTADINI SI RIVOLGONO A UN LEGALE PER IL RISARCIMENTO DANNI

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Si sentono presi in giro, ma soprattutto non cre­dono più alle solite chiac­chiere dell'amministrazione civica retta dal primo cittadi­no Giacomo Zacchia. Infatti, un gruppo di cittadini ha deciso di recarsi da un legale di fiducia per chiedere un eventuale risarcimento danni per il mancato avvio ai lavori per l'ampliamento del campo-santo, nonostante ormai da mesi sono terminati i control­li archeologici.

 

Per il momen­to resta tutto un mistero, anche se l’amministrazione si difende dicendo: "Abbiamo sollecitato, i lavori dovrebbe­ro iniziare a momenti". In ogni caso per il momento i cittadini hanno già versato oltre cinquecentomila euro pur di assicurarsi l'ultima dimora già da oltre un anno. Mentre si decide se iniziare i lavori, oppure attendere, le problematiche restano, infatti, spazi esauriti al cimitero della città, anche se l'assesso­re con delega al cimitero Zona Antonio, detto "Damiano" afferma "sono disponibili oltre duecento posti per l'emergenza", insomma i cittadini non ci credono e sono imbufaliti perché sono costretti a chie­dere continuamente loculi in prestito.

 

E' accaduto a Calvi Risorta, dove l'emergenza "nicchie cimiteriali" dura da tempo. Ma in pochi avrebbe­ro pensato che l'emergenza arrivasse a determinare delle situazioni così spiacevoli. Quella del cimitero è una delle problematiche che ci portiamo dietro da quando l'attuale amministrazione civica Zacchia. si è insediata. Sono trascorsi sei mesi da allora e il problema è ancora irrisolto.

 

La carenza di loculi nel locale cimitero, dovranno fare i conti con la nuova Giunta Zacchia, che per il momento resta a guardare al balcone senza dare una rispo­sta certa sull'emergenza locu­li. Dopo i tanti misteri come sembra che è stato sollecitato agli enti proposti per l'avvio dei lavori di ampliamento per il cimitero, quindi staremo vedere se questa ultima noti­zia trapelata possa tranquil­lizzare i tanti cittadini che hanno già pagato i mattoni dell'ultima dimora in antici­po.