TRANSENNE E LUCCHETTI ALL’ANTICA CALES: TORNANO A CASA 200 TURISTI
CALVI RISORTA
(vti)
L'antica Cales, chiusa e transennata. L’ennesima vicenda che
narra lo stato di degrado e di abbandono in cui versano, dall’insediamento della neo amministrazione
civica Zacchia, le testimonianze del glorioso passato
caleno.
200 turisti vengono dal Vomero per
visitare i siti archeologici, ma trovano tutti i monumenti chiusi e
transennati. Avevano saputo del Ponte delle Monache esemplare unico, insieme al
ponte di Veio in Toscana, di pontile di epoca etrusca completamente sospeso nel vuoto, volevano
vedere la Grotta dei Santi con i suoi affreschi di epoca medievale
"deturpati" negli anni 80 da un fanatico religioso.
Insomma avevano sentito parlare di Cales e del suo abbandono alle
intemperie ed altri agenti atmosferici, ma non si aspettavano certo di trovare
tutto chiuso, transennato, coperto dai rovi o dagli scarichi abusivi di
rifiuti. L'unica cosa che la comitiva partenopea è riuscita a visitare è stato
il teatro di epoca romana, del quale hanno potuto
ammirare la grandezza, e la Cattedrale Romanica, da poco inserita nel novero
dei monumenti nazionali, e per la quale la presidenza del Consiglio dei
Ministri ha finanziato il
restauro dei medaglioni che raffiguravano i vescovi della diocesi sin dal
Medioevo.
"Non è la prima volta che accade
una cosa del genere - commenta il capo gruppo dei visitatore
Antonio Esposito - purtroppo già altre
volte dei turisti sempre della nostra associazione non hanno potuto visitare Cales”. A questo punto,
come sembra, l'antica cales è un
progetto come quello del cimitero che non si realizzerà mai. In effetti, come
si può costruire se a un nostro quesito posto all'assessore ai beni culturali
Piero Ulderico Salerno lo stesso si è rifiutato di rilasciare dichiarazioni per
l'accuduto?
Speriamo che l'antica cales non finisca
come il museo nel Castello Aragonese, il parco archeologico e l'uscita autostradale
"Cales".