LICENZIATI OTTO LAVORATORI STAGIONALI, ZACCHIA SI DIFENDE

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

 

Sono stati licenziati otto lavoratori stagionali impiegati nelle colline circo­stanti dell'agro Caleno, i quali erano impiegati nella prevenzio­ne degli incendi e nella manutenzione dei sentieri. Le motivazioni sono diverse alla base del licenziamento improvviso, e soprattutto inaspettato, infatti, una delle tante motivazioni sembrerebbe proprio il mancato impe­gno di continuità tra l'amministrazione uscente Caparco e l'attuale amministrazione in carica retta dal primo cit­tadino Giacomo Zacchia.

 

In effetti, il primo cittadino si giustifica affermando: "a peggiorare la situazione sono stati gli incendi dell'anno scorso che hanno praticamente distrutto gli ultimi lembi di bosco presenti nell'aria, rendendo così inutile l'impiego di stagionali che avrebbe­ro dovuto effettuare la manutenzione dei sentieri".

 

In ogni caso, sul lastrico sono finite otto famiglie calene, che da oggi non percepiranno stipendio e nemmeno la disoccupazione. Gli operai hanno proclamato nei prossimi giorni lo stato di agitazione permanente d'innanzi alla casa comunale, dove chiedono la poltrona del primo cittadino in canea, e degli amministratori probabilmente incapaci politica­mente nelle scelte e certamente nelle strategie. Insom-ma, una situazione lavorativa e ambientale gravissima, è secondo la Flaica Cub quella dei lavoratori del settore forestale, e del sindacato il quadro della situazione è alquanto allarmante.

 

La presa di posizione degli operai, precari da oltre un anno, costituisce una risposta, spie­gano la Cgil e la Uil in una nota congiunta, agli atteg­giamenti di chiusura assunti dal governo comunale su questioni vitali del settore forestale e del futuro degli otto lavoratori. Per questo, in assenza di una risposta vera nei prossimi gironi daranno atto a iniziati­ve di lotta tese a tutelare il diritto a rimanere in servizio e ad avere un lavoro dignitoso.