Il sindaco Zacchia inizia domani la
scalata alla Comunità Montana
CALVI RISORTA
(gia.iz)
Il primo cittadino caleno,
Giacomo Zacchia inizia domani la sua scalata alla
comunità Montana del Monte Maggiore. Una scalata che Zacchia
intenderebbe concludere sulla poltrona di presidente disarcionando
così Raffaele De Marco, eletto pochi mesi fa.
Un’idea che per il momento appare
ardua ma che è fortemente alimentala da un gruppo di
consiglieri dell’ente montano, diretti dal caiatino
Fabio Sgueglia che vedrebbero in Giacomo Zacchia l’uomo giusto da collocare alla presidenza. La
manovra ideata da Zacchia è già iniziata con le dimissioni
"volontarie" di Oreste Martino da rappresentante
della comunità montana. L'operazione, in casa calena,
si completerà domani quando, in consiglio comunale, la maggioranza
revocherà le nomine agli altri due rappresentanti: Casto Geremia e
Massimo Taffuri.
Insomma, domani la maggioranza attuerà un vero e proprio strappo contro se stessa.
Eppure questi rappresentanti sono stati eletti da
questa stessa maggioranza nei mesi scorsi. Come dire: “scusate
ci eravamo sbagliati”. Non trascurabile il fatto che proprio
il consigliere Casto Geremia è attuale assessore della comunità del Montemaggiore. Un incarico di
sicuro prestigio, per tutta la collettività calena,
che ora rischia di essere perso.
Infatti, appare improbabile che i
sostituiti dei due "revocati" possano assumere incarichi di rilievo o
comunque aspirare all'assessorato. Chiaramente
l'azione politica che verrà attuata domani non potrà
non lasciare segni all'interno della stessa maggioranza. Probabilmente, Taffuri e Geremia resteranno nel
gruppo dove sono stati eletti dal popolo ma attueranno, di volta in volta, una
valutazione critica e propositiva sulle azioni e sulle decisioni della
maggioranza.
Ma perché revocare i due rappresentanti? Anche se la
goccia che ha fatto traboccare il vaso è giunta dai forti contrasti sorti
durante le passate provinciali e regionali, le divergenze fra Geremia, Taffuri ed il sindaco Zacchia si
erano avvertite già prima. Dal punto di vista tecnico, la decisione che
sarà assunta domani da Zacchia
appare a forte "rischio" annullamento in caso di ricorso al Tar.