COMUNITA’ MONTANA: FUORI I CALENI

 

GIUSEPPE BORRELLI

 

Calvi Risorta.

 

Verrà, probabilmente, ufficializzato nel prossimo Consiglio comunale il «rimpasto» dei rappresentanti del Comune di Calvi Risorta in seno alla comunità montana «Monte Maggiore» presieduta dall'eurodeputato Riccardo Ventre. A lasciare il posto dovrebbero essere i consiglieri comunali in quota Nuovo Psi, Casto Geremia, che riveste anche la carica di assessore nel collegio montano, e Massimo Taffuri; mentre potrebbe essere confermato il consigliere Nicola D'Onofrio, appartenente alla Margherita.

 

Il «rimescolamento» dei consiglieri caleni alla comunità montana, che verrebbe attuato dal sindaco Giacomo Zacchia con l'appoggio dell'amministrazione comunale calena, sancisce, nei fatti, quella spaccatura politica tra la maggioranza e i consiglieri Geremia e Taffuri che si era già resa palpabile durante le elezioni amministrative del 3 e 4 Aprile. Durante le elezioni, infatti, i due esponenti del Nuovo Psi avevano appoggiato la candidatura alle provinciali del sindaco di Rocchetta e Croce, Salvatore Geremia, padre di Casto Geremia, in aperto contrasto con la discesa in campo del sindaco Zacchia nelle file dell'Udeur. «Adesso per questa amministrazione comunale deve cominciare una seconda fase della propria azione amministrativa - commenta il sindaco di Calvi Risorta, Giacomo Zacchia - improntata all'insegna della funzionalità e del perseguimento degli obiettivi prefissati in campagna elettorale solo pochi mesi orsono.

 

In quest'ottica deve assurgere a principio cardine il dialogo, la fiducia, il percorso comune e la condivisione dei medesimi progetti; tutte queste cose, tra l'amministrazione comunale e i due consiglieri della comunità montana, sono venute a mancare già a partire da alcuni mesi prima delle elezioni, e per questo nel momento di ripartire è bene essere tutti coesi nello sforzo, senza sbavature». Una prima avvisaglia del deterioramento dei rapporti tra la maggioranza e i due consiglieri, si era già avuta sul finire dell'estate scorsa, quando Massimo Taffuri aveva abbandonato la Margherita per transitare nell'Udeur prima, e nel Nuovo Psi poi.

 

«In questo momento l'unione di tutti gli amministratori è indispensabile - afferma il segretario della locale sezione della Margherita, nonché vicesindaco, Remo Cipro - per affrontare i problemi dell'ente, ereditati dalla precedente gestione, e per questo motivo bisogna parlare all'unisono; se questo non è possibile allora è bene che ognuno prenda la propria strada». Dopo il «rimpasto» alla comunità montana potrebbero essere nominati i consiglieri Antonio Fattore e Giovanni Marrocco.