CAPARCO: ILLUMINAZIONE, CHE PECCATO

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

 

E' un vero peccato che il progetto Gea" per la pubblica Illuminazione non sia decollato -afferma il primo cittadino uscente Antonio Caparco - Calvi ha perso una grande occasione". Ma come sembra, il mancato decollo è stata una forte volontà dell'amministrazione civica Zacchia. e lo dimostra il fatto, che alla data di oggi  l'appalto della pubblica illuminazione è nelle mani di altri, non certamente nella mani di chi ha vinto una regolare gara di appalto. Infatti, sembra che proprio nei giorni scorsi la stessa ditta Gea abbia chiesto tramite il proprio legale un risarcimento danni di circa un milione di euro per il mancato incarico espletato.

 

"Invece - nota Caparco - nella nostra cittadina calena, accade che la burocrazia congeli il progetto che doveva dare alla città più risparmi nelle tasche dei cittadi­ni. Da un piccolo comune come Venafro, invece, arriva un esempio di quelli da imita­re: un progetto di efficienza energe­tica che fa rispar­miare alle casse comunali parecchie migliaia di euro all'anno. I soli consumi di energia elettrica del settore pubblico sono stimabi­li (per difetto) invece con progetti di efficienza energetica si possono conseguire, sostengono gli esperti, risparmi del 40% sui con­sumi. Capocrotta, quattromila abitanti e seicento cinquanta lampioni, ha cominciato a fare la sua parte avviando nel 2003 un progetto di risparmio energeti­co per l'illuminazione pubblica, basato sulla sosti­tuzione delle lam­pade con quelle di nuova generazione che abbattono l'in­quinamento lumi­noso e riducono i consumi. In un anno l'amministra­zione ha risparmiato oltre 16rnila euro di consumo di energia e si è ritrovata con impianti d’illumina­zione stradale nuovi di zecca. Il tutto a costo zero. Mentre il comune caleno dovrà in ogni caso risarcire la Gea per un milione di euro restando con impianti risa­lenti a venti anni indietro”.