PONTE DELLE MONACHE, RISCHIO CROLLO

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Rischia di crollare il "Ponte delle Monache", uno dei monumenti più importanti e suggestivi del patrimonio archeologico dell'antica Cales.

 

A lanciare l'allarme è l'archeologo Aniello Ferra­ra di Calvi Risorta che, dopo aver condotto un'accurata ispezione sulla struttura dell'opera, ha rinvenuto delle vistose crepe che potrebbero compromettere la tenuta del ponte, oltre a dei piccoli crolli avvenuti, presumibilmente, per lo scarico di rifiuti, sversati continuamente nel fossato coperto di rovi.

 

Un problema di non poco conto, questo, se si considera che i pas­saggi, sul ponte tramandato dagli antichi caleni, avvengono con cadenza quotidiana.

 

"Ci sono centinaia di persone - commenta Ferrara - che attraversano questo ponte senza rendersi conto di essere sospesi nel vuoto; i rovi e le spine che nel corso degli anni hanno ricoperto la struttura, infatti, fanno credere ai contadini o ai praticanti di jogging, di attraversare un sentiero di campa­gna, ma se si togliesse qualche rovo, si vedreb­be chiaramente il fossato che c'è sotto il ponte.

 

Sono proprio questi continui attraversamenti, misti all'incuria ed alla noncuranza delle istitu­zioni - continua Di Felice - che hanno determi­nato le crepe nella struttura ed il potenziale rischio, sia di perdere un monumento dal valore incommensurabile che per l'incolumità delle persone che utilizzano quest'antichissimo e rarissimo manufatto".

 

Il ponte, spiega lo stesso Ferrara, "è un monoblocco di tufo edificato dagli etruschi 2700 anni orsono, è un'antica struttura sospesa nel vuoto senza alcun basa­mento o contatto con il suolo e costituisce una vera e propria rarità, visto che di questa tipolo­gia di pontili, nel mondo etrusco, ne esistono solo due esemplari".

 

Non si tratta, dunque, dell'ennesima storia d'eccezionali testimonianze dell'antichità dimenti­cale nella più totale indifferenza e sommerse dai rifiuti che, quasi conseguenzialmente, com­paiono dove latitano sorveglianza e tutela; que­sta volta a rischiare sono anche le persone che attraversano il ponte anche con trattori ed altro, le quali percorrendo il margine della struttura potrebbero generare dei crolli e cadere in uno strapiombo di molti metri.

 

Necessitano a que­sto punto delle immediate misure di prevenzio­ne; in primo luogo, predisporre la dovuta tutela dell'opera per evitare che vi siano dei continui sversamenti di rifiuti, effettuati anche con auto­mezzi.

 

Ed in secondo luogo segnalare, con dei cartelli, che si sta attraversando un ponte sospe­so, e non una stradina di campagna come soli­tamente si ritiene, e che si potrebbero verificare dei crolli se si appesantiscono troppo i margini del prezioso manufatto.

 

Per il momento c'è un silenzio di tomba da tutti gli enti responsabili.