SPACCIAVA SOLDI FALSI AL FER.VER., DENUNCIATA 65ENNE

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

I Carabinieri della locale stazione di Calvi Risorta, retta dal maresciallo capo Fortunato Pezza, hanno dato fine allo spac­cio di banconote false nella nostra cittadina.

 

L'operazione ha portato una denuncia a piede libero, alla signora S.E. 65enne di Pietramelara, in trasferta nella cittadina calena.

 

L'operazione ha visto protagonisti i nostri militari, impegnati per tutta la mattinata, l'intervento è iniziato grazie all'ennesima denuncia di ricezione di banconote contraf­fatte da 50 euro, dove la signora S.E. tentava di spacciare acqui­stando dei prodotti nel negozio di ferramenta Fer.Ver. di Carmela Geremia, sorella del primo citta­dino di Rocchetta e Croce Salva­tore Geremia.

 

L'anziana avventuriera non ha fatto i conti con la scaltra proprietaria Carmela, la quale immediatamente si accorgeva del biglietto falso da 50 euro e non lo accettava.

 

Con buona prontezza, fissava i tratti somatici della donna che la stava pagando con la banconota falsa, e ancor più, annotava, pur non completo, il numero di targa dell'auto con la quale la donna si allontanava dal piazzale adiacen­te alla ferramenta.

 

Denunciava il fatto ai carabinieri, che lo colle­gavano ad altre denunce di uso di banconote false circolate in città.

 

Partiva così la ricerca del numero di targa completo collegato al tipo di auto segnalata.

 

Individuata la proprietaria, veniva fuori che l'auto era intestata alla stessa eventuale falsaria di turno.

 

Si decideva, così di intervenire con le ricerche con un vero e proprio blitz, con quattro uomini della stazione calena.

 

Mentre i cara­binieri effettuavano dei posti di con­trollo, l'avventuriera finiva nelle mani dei militari; veniva accompagnata in caserma e durante una perquisizione rinvenivano all'interno della borsa della donna, ben altre tre banco­note false, tenute, appositamente separate da quelle buone, tutte da 50 euro.

 

Anche se l'eventuale fal­saria, si difendeva dicendo: "sono

stata raggirata anche io e non sono mie le banconote contraffatte, mi sono state cambiate in banca".

 

Ma in effetti, il fiuto degli investigatori caleni è sem­brato tutto diverso da come rac­contava i fatti la signora S.E., la quale in ogni caso veniva denun­ciata a piede libero in attesa del processo che si svolgerà nei pros­simi mesi.

 

Ancora una volta i carabinieri sempre pronti, ma soprattutto distinguendosi con interventi di prevenzioni sul terri­torio certamente con le massime energie umane, così facendo fer­mano un'altra eventuale truffa messa in atto da una balorda che non pensava mai che potesse finire negli uffici della caserma dei carabinieri di Calvi Risorta.