I RESIDENTI DI ASSANO CHIEDONO IL DEPURATORE

 

ROCCHETTA E CROCE

 

(gi)

 

Si alza forte la protesta dei cittadini della frazione Assano sul problema della depurazione.

 

Il silenzio, sulla questione, dell'amministrazione targata Salvatore Gere­mia, non è più sopportabile.

 

Questo è il messaggio che alcuni abitanti lanciano al proprio sindaco.

 

I cittadini, ed in particolare quelli residenti intorno ai depuratori, nella fra­zione Assano protestano forte­mente per la situazione in cui versano i depuratori del picco­lo centro urbano.

 

Gli impianti realizzati e mai entrati in fun­zione sono in realtà dei grossi sversatoi a cielo a aperto.

 

Qui le acque delle fogne arrivano, stagnano e poi continuano la propria corsa senza ricevere alcun trattamento.

 

L'odore nauseabondo, specialmente nei mesi più caldi rende la situazione veramente inaccet­tabile.

 

Inoltre, l'ubicazione dell'impianto vicinissimo ad alcune abitazioni rende la situazione molto pericolosa anche dal punto di vista della salute degli stessi residenti.

 

Gli impianti non funzionano ma le tasse per la depurazione si pagano ugualmente.

 

Per questo alcuni cittadini sin sono rivolti all'amministrazione Geremia minacciando anche di non versare più la relativa tassa.

 

Sono trascorsi mesi ma nessuna risposta è giunta dal "palazzo del potere".

 

Del resto c'è poco da dire.

 

La situazione è chiara: semplicemente recandosi sul posto si nota lo stato di totale abbandono in cui i depuratori versano.

 

Eppure esistono delle norme chiarissime sulla questione che impongono ad ogni comu­ne la realizzazione e l'efficienza del sistema di depurazione.

 

Sull'argomento anche l'opposi­zione, targata Pasqualino Vito, è accusata di essere assente e di non far sentire la propria voce di protesta nei confronti dell'amministrazione.

 

Una situazione, quella della depu­razione nella frazione di Val D'Assano, che non può più essere sostenuta.

 

In molti invocano l'avvio di iniziative capaci di risolvere definitiva­mente il problema che si pro­trae ormai da troppo tempo.