Castello aragonese, porte aperte al museo
GIUSEPPE BORRELLI
Calvi Risorta.
Verrà presentato oggi nella sala consiliare
l’accordo, stipulato solo poche settimane fa, tra la Soprintendenza ai beni
culturali di Napoli e Caserta e l’amministrazione comunale calena
per la realizzazione del museo dell’antica Cales nei locali del castello aragonese.
La presentazione
ufficiale della progettazione esecutiva che porterà alla nascita della casa museale, vedrà anche la
partecipazione della Regione attraverso la presenza dell’assessore Marco Di Lello.
Un programma che da
molti è stato definito come il primo storico passo verso la realizzazione del
parco archeologico dell’antica Cales grazie al quale potranno finalmente
«tornare a casa» tutte le testimonianze del glorioso
passato caleno.
In base alla
piattaforma d’intesa stipulata tra gli enti, il Comune ha stabilito di
destinare il castello a sede del museo mentre l’ente archeologico si è
impegnato a riportare a Calvi tutti i reperti del passato caleno,
che si trovano dislocati in altri musei o in uffici della stessa
Soprintendenza.
Il tratto più saliente dell’accordo, è certamente rappresentato dal
passaggio laddove gli enti convengono di «impegnarsi congiuntamente al
raggiungimento della istituzione del museo archeologico nel castello aragonese, che il Comune destina a tale scopo, nel quale
esporre i materiali provenienti dagli scavi dell’antica Cales e che la
Sovrintendenza mette a disposizione».
«Questo è davvero
un bel piatto con il quale ci presenteremo alla tavola degli enti coinvolti
nella realizzazione del parco archeologico e dello svincolo autostradale -
commenta il sindaco Giacomo Zacchia - adesso possiamo divenire una motrice che riesca a dare l’ultimo e fatidico strappo per la
realizzazione del più importante progetto della storia del nostro comune».