LUTTO IN CITTA’ PER LA MORTE DI SILVESTRO, PREVISTI PER DOMANI I SUOI FUNERALI

 

CALVI RISORTA

 

(vita)

 

La bara lascerà sicuramente nella tarda mattinata di oggi l'obitorio della medicina legale dell'ospedale civile di Caserta, per essere portata nell'abitazione di via Garibaldi a Calvi Risorta, in attesa dei funerali che saranno celebrati proba­bilmente alle 15.30 di martedì nella parrocchia della Madonna delle Grazie della fra­zione di Visciano, dal parroco Padre Bartolomeo, dei padri passionisti di Zuni dove martedì i familiari, gli amici e tutti i caleni, saranno lì per l'ultimo saluto a Silvestro Fusco.

 

La vittima lascia la moglie Filomena, anche lei coinvolta nel frontale, si trova in gravi condizioni, infatti, attualmente ricoverata da prima presso l'ospedale di Piedimonte Matese e subito dopo trasferita in ambu­lanza presso l'ospedale civile Rummo al reparto di rianimazione di Benevento, mentre i figli Antonio di 23 e Salvatore di 25, entrambi appartamenti all'Esercito Italiano, in missione nel Kossovo, pro­prio in queste ore stanno facendo rientro in Italia con un volo speciale dell'Aeronautica Italiana verso casa con un dolore struggente dopo la perdita del papà in uno spaventoso frontale mortale.

 

Un lutto tremendo. Una tragedia che lascia sgomenti e increduli, senza parole.

 

Piange la frazione di Visciano, piange un paese intero, Calvi Risorta, per l'improvvisa e inaspettata scom­parsa di Fusco Silvestro, padre esemplare.

 

Era un bravo papà - commen­ta il Papà Salvatore di Silvestro - Ed era il mio ragazzo.

 

Lavorava sodo e si dimo­strava sempre disponibile con i suoi amici". Lo stesso ritratto tracciato da chi conosceva mio figlio Silvestro. "Da diversi anni mio figlio lavorava come operaio alla fabbrica “ex Pierrel” di Capua - spiega ancora il papà Salvatore - Si trovava bene, gli piaceva lavorare.

 

Ora continuo a sfogliare il suo album di fotografie: del suo matrimonio mi restano ora solo delle immagini.

 

E l'immagine che mi porto dentro è quella di un ragaz­zo felice".

 

Quindi un lutto che non si potrà cancella­re mai, ma solo un dolore infinto per tutti coloro che lo conoscevano.