«L’antenna Rai fa male anche a noi»

 

BALDUINO DI SALVO

 

Rocchetta e Croce

 

In riferimento al sempre più probabile spostamento del ripetitore Rai Way da Marcianise al monte la Costa, nel territorio di Rocchetta e Croce, è intervenuta anche la Lipu Campania che ha recentemente presentato una circostanziata denuncia al Corpo forestale dello Stato e alla Procura della Repubblica.

 

L’installazione di un ripetitore alto circa novanta metri e di tutte le annesse strutture che prevedono la recinzione di un’area con una raggio di circa cinquecento metri e la costruzione di un piccolo tratto di strada su una delle cime del massiccio del monte Maggiore, infatti, preoccupano non poco l’associazione naturalistica.

 

«Abbiamo denunciato lo scempio ambientale a tutti gli organi interessati alla questione - spiega Roberto Pella, responsabile della sede Lipu di Riardo - in quanto la costruzione del centro di trasmissione creerà sicuramente un grosso impatto ambientale in tutta la zona in quanto l’opera non si esaurisce con la mera costruzione dell’impianto radioelettrico ma riguarda vari aspetti ivi compreso quello di natura urbanistico e paesaggistico.

 

Oltre agli sbancamenti che si dovranno effettuare per la costruzione dell’impianto e della strada vi sarà un impatto visivo devastante sia per l’altezza sia per la posizione che è a ridosso di vari comuni, senza considerare poi il probabile pericolo derivante dall’effetto elettromagnetismo».

 

Il territorio dove è prevista la costruzione del ripetitore, infatti, si affaccia a picco sulla vallata di CALVI RISORTA e Sparanise.

 

«L’area dove è previsto lo spostamento del megaripetitore - continua Pella - inoltre è in parte boscata e in parte brulla perché percorsa da incendio, entrambe le zone risultano vincolate dalle leggi vigenti in materia. Non riusciamo a capire perché si voglia spostare un ripetitore da Marcianise al monte la Costa per servire poi la stessa zona».