La jella di Lombardi: dopo Urso salta anche Matteoli

 

GIOVANNI DE STASIO

 

Ha già vinto l’oscar della sfortuna.

 

Prima il vice ministro Adolfo Urso, ieri il ministro dell’ambiente Altero Matteoli hanno dovuto disertare iniziative a sostegno della ricandidatura del consigliere regionale di An Benedetto Lombardi.

 

Sarebbe dovuto essere proprio Matteoli, capocorrente nazionale nonché amico di vecchia data di Lombardi, a presentarlo ieri sera in quello che comunque è stato il primo, vero appuntamento per la presentazione di un aspirante consigliere regionale.

 

Ma una brutta influenza (con 40 di febbe) non ha consentito al ministro di partecipare proprio come era capitato la settiomana scorsa al viceministro per le attività produttive.

 

Si è scusato della defaillance in una lettera inviata a Lombardi, al presidente provinciale Gennaro Coronella e al portavoce nazionale di An Mario Landolfi.

 

A consolare ma soprattutto a suffragare la candidatura del politico-medico di Calvi Risorta c’era però l’intero stato maggiore del partito: il deputato Enzo Nespoli, della direzione nazionale, Mario Landolfi, Gennaro Coronella e i i tre sindaci targati An di Falciano del Massico Carlo Zannini, di Pignataro Giorgio Magliocca e di Mignano Montelungo Roberto Campanile, anche capogruppo consiliare alla Provincia.

 

Benedetto Lombardi tra l’altro sarà capo della lista regionale di An.

 

Intanto, nell’intervento di Nespoli è venuta fuori una rivelazione importante sul nuovo sistema elettorale per le regionali: l’attuale «Mattarellum» sarà sostituito dal «Nespolum» chiamato così perchè elaborato proprio dal deputato napoletano.

 

Con conseguenze che, si dice, potrebbero favorire la Cdl.

 

LA CDU - Intanto, il presidente provinciale dell’Udc Carlo Sorrentino, attuale vice segretario provinciale dell’Udc, tiene a precisare che, a dispetto dei «tanti che nell’approssimarsi delle elezioni si ritengono proprietari dello Scudo Crociato (e ciò solo per carpire il voto dei vecchi democristiani), il simbolo dello Scudocrociato è, sin dal 1994, giuridicamente, nella esclusiva e piena titolarità dell’onorevole Rocco Buttiglione.

 

Oggi il Cdu ha aderito all’Udc che può esibire lo Scudocrociato nel suo simbolo».