Struttura sanitaria mai utilizzata, spunta
l’ipotesi poliambulatorio
Calvi Risorta
Giuseppe Borrelli
Un poliambulatorio
nella struttura di proprietà dell’Asl Caserta 2 in via Bizzarri dal costo di circa un milione e 500 mila euro,
edificata e immediatamente chiusa da circa quattro anni.
È questa la proposta
dell’assessore alla sanità di Calvi Risorta Damiano
Zona, nel tentativo di ovviare a un tipico caso di lunghezza e farraginosità della macchina amministrativa, tale da
determinare la realizzazione di una struttura sanitaria che dal 2000 a oggi non
ha mai aperto nemmeno per un giorno.
Dapprima, il
presidio, inquadrato come ricovero per anziani, non era stato reso funzionale
perché erano stati previsti più infermieri da assumere, circa venti, e questo aspetto aveva reso estremamente gravoso, per qualsiasi
consorzio privato interessato alla gestione dell’opera, dare formalmente
l’inizio all’attività del centro.
Successivamente, lo stesso
presidio fu ripensato come centro per la lunga degenza post-operatoria ma gli
strascichi giudiziari legati alla contestazione della gara d’appalto che ne
aveva assegnato la gestione a un consorzio privato, hanno ulteriormente
ritardato l’apertura.
Una vera e propria
odissea burocratica, quindi, di una struttura che, a causa del lungo e
protratto abbandono e delle sterpaglie che soprattutto in estate proliferavano
al suo interno, era stata definita la «casa dei serpenti».