RIPROPOSTA UNA BELLA COMMEDIA DI ANGELO CAPUANO

 

Aldo Di Paoli

 

Durante un incontro con l'attore e regista caleno, Antonio Franco, in arte Francantonio, l'attenzione del colloquio è stata polarizzata sulle feste del natale.

 

Può sem­brare strano che se ne parli così in ritardo, se vogliamo, ormai già si pensa al carnevale, ma un perché c'è.

 

Proviamo insieme ad immaginare che "...siamo a tea­tro ed è natale "

 

La solita fretta dei regali.

 

Comprare qualcosa che non si sa se potrà andare bene, se potrà servire ma che di sicuro non se ne è in possesso.

 

Decidere come e con chi passarlo.

 

Qualche colpo di tosse e spe­riamo che non mi ammali proprio per le feste.

 

Poi, giorno dopo giorno, ci si avvicina al natale.

 

Anzi è il Natale che si avvicina a noi. Poi è ormai lì. Giunto.

 

Ci guarda dall'uscio della sua vigilia.

 

Gesù è nato, ancora, nato nella grotta fredda dei Vangeli, nato davvero quel­la sera per l'immaginazione di un bambino, nato perché si sco­pre dal suo corpo quel po' di paglia che lo ricopre nello stu­pore di un presepe fatto da un papà che non crede abbastanza.

 

Senza far altra retorica per definire il Natale, lo stesso è: anche stare insieme, sul sagrato della chiesa, a casa dei parenti o in teatro.

 

A tal proposito, si giunge alla commedia in tre atti “il  sangue è sangue", ambientata in un passato non molto lonta­no, si nomina ancora le cinquemila lire come una ricchezza, in una casa di Calvi o di un paesino vicino.

 

Caratteristica e insoli­ta è stata la cornice che ha ospi­tato questo momento.

 

Lo spazio del teatrino dell'istituto "Padre Semeria" di Sparanise che si è prestato meravigliosamente ai tre appuntamenti in calendario, creando un'atmosfera di una grande tombolata familiare.

 

La commedia, scritta dal professor Angelo Capuano, più di dieci anni fa, che vede il lieto fine negli ultimi minuti del terzo atto, ha fatto ancora sorridere.

 

La commedia, rappre­sentata dalla compagnia teatra­le "Arteinsieme" diretta dall'arti­sta Francantonio ancora una volta, oltre ai continui applausi a scena aperta ha fatto incetta di consensi da parte del pubblico presente, molto divertito che, tra l'altro, ha espresso il deside­rio di rivederla.

 

Sarebbe davvero bello continuare a raccontare storie infinite da quel piccolo palcoscenico che da incredibili emozioni, così, Francantonio si congeda per mettersi in viag­gio e raggiungere il Mercadante di Napoli per lo spettacolo "Tre surice dint'a nu mastrillo" dal 6 gennaio scorso in scena, che lo vede interpretare "Don Alonzo Peripetros, uno spagnolo pesan­te e maestro di scuola, tutti i giorni, escluso il giovedì, sino al prossimo 23 gennaio.