TUTTI IN CAMPO PER LA GUARDIA MEDICA

 

SALVATORE MINIERI

 

Pignataro Maggiore

 

Con la certezza della chiusura definitiva del presidio di guardia medica, è iniziata una querelle tra associazioni e gruppi spontanei che chiedono all'amministrazione locale di attivarsi per l'ultimo tentativo utile al "salvataggio" del presidio sanitario.

 

La protesta, seppur moderata e civile, è sostenuta in particolare da un comitato di anziani che ha espressamente richiesto al sindaco Giorgio Magliocca di opporsi alla chiusura.

 

«Il trasferimento a Calvi Risorta per noi è un vero dramma - hanno commentato i coordinatori del gruppo di anziani - ma la cosa era nota dal 6 agosto 2004, quando una delibera della giunta regionale ha riordinato la delocalizzazione dei presidi sanitari di emergenza territoriale».

 

Il sindaco che pure con An aveva diffuso un documento durissimo di critica alla Regione, ha commentato con prudenza la richiesta.

 

«Ci opporremo dal punto di vista legale in quanto la decisione della Giunta Bassolino contrasta con il Piano sanitario regionale. Pignataro Maggiore ha tutte le caratteristiche, demografiche e strutturali, per conservare in attività la guardia medica».

 

Magliocca promette di impugnare la delibera di Giunta Regionale e di avviare una serie di interrogazioni in seno al Consiglio regionale.

 

«Troppo tardi - ha commentato Giorgio Vito dell'Udc - tutti sapevamo dalla scorsa estate che il presidio di guardia medica stava per essere trasferito a Capua, ora sembra davvero una manovra fuori tempo massimo".