SI ERANO FINTI OPERAI ENEL E PRETENDEVANO 1000 EURO
Il Mattino, 27
dicembre 2004
Giuseppe Borrelli
Due truffatori,
vestiti da tecnici Enel, cercano di estorcere 1000
euro ad un anziano ed i ladri fanno razzia in un'abitazione privata di Giano Vetusto:
anche nei giorni di natale non si arresta la interminabile
serie di piccoli episodi di criminalità che da circa 4 mesi sta flagellando
parte dell'agro caleno.
Sta destando
notevoli preoccupazioni, infatti, l'episodio avvenuto la
vigilia di Natale nella frazione comunale di Petrulo; laddove un uomo ed una
donna abbigliati in modo da sembrare due tecnici inviati dall'Enel, hanno intimato a M.G., di
93 anni ed ex finanziere, di consegnare loro la somma di 1000 euro per delle
fantomatiche riparazioni effettuate alla sua rete elettrica domestica.
L'anziano signore,
però, essendo stato agente della guardia di finanza, era a conoscenza del fatto
che l'Enel non poteva mandargli a richiedere dei
soldi in quella maniera e subito si è chiuso in casa chiedendo aiuto ai vicini.
Immediatamente,
quindi, mentre giungevano sul posto le persone allertate
da M.G., la coppia di
fantomatici tecnici si è dileguata nel nulla.
«Certo questo è un
episodio che desta molte preoccupazioni - commenta il
sindaco di Calvi Risorta, Giacomo
Zacchia - soprattutto perché queste tipologie di truffe e di raggiri vanno
a colpire le fasce più deboli ed esposte della popolazione, che sono gli anziani soli in casa.
L'unica cosa che si
può dire agli anziani è che devono sempre tenere in mente, in maniera
categorica, che la Telecom, l'Enel
o altri enti così importanti non vengono mai a chiedere i soldi in contanti
davanti alla porta di casa; quindi se si presenta qualcuno con la divisa di
queste società che chiede un pagamento in contanti,
bisogna chiamare i carabinieri o comunque allertare i
vicini di casa».
Sempre il giorno
della Vigilia, poi, a Giano Vetusto, dei ladri si sono introdotti in
un’abitazione dopo aver forzato la porta e si sono portati via una somma di
circa 22 mila euro e tre fucili per uso venatorio.
Quando è stato dato l’allarme ai carabinieri i malviventi avevano
avuto tutto il tempo di allontanarsi dalla zona.