SEDICENNE AUTISTICO
PICCHIATO DAL COMPAGNO DELLA MADRE
Vito Taffuri
CALVI RISORTA
Sedicenne autistico viene
ripetutamente picchiato dal compagno della madre.
L'uomo, accusato di maltrattamenti in famiglia e verso i fanciulli, è stato condannato dal giudice, Alessandra Arioti, del tribunale di Cassino a un anno e quindici
giorni di reclusione, pena sospesa e non menzione.
Stando agli atti dell'accusa l'imputato avrebbe
colpito, più volte, il ragazzo alla testa con il manico di una scopa.
L'episodio, oggetto di dibattimento, non sarebbe stato l'unico caso di violenza.
Infatti, sembrerebbe che negli ultimi tempi
l'imputato ingiuriava e minacciava abitualmente il figlio Z. S. e lei la convivente
A. S. di 45 anni di Calvi Risorta, ma vive con il suo
compagno N. T. di 46 anni impiegato postale nella
città di Cassino.
Nella vita della famiglia non sarebbero mancate
nemmeno le percosse, infatti, il ragazzo aveva paura del compagno della
madre.
Questi maltrattamenti avrebbero avuto il loro apice con il tragico
evento, che avrebbe avuto il 22 ottobre del 1999.
L'imputato, tornato a casa a ora di
pranzo, si sarebbe recato nella stanza del sedicenne e lo avrebbe incitato ad
assumere un atteggiamento fastidioso dicendogli: "Dai
strilla, strilla un po’ che ti faccio vedere io".
Il ragazzo quindi avrebbe urlato e l'uomo lo avrebbe picchiato
dandogli tre bastonate sulla testa. L'uomo si sarebbe rovesciato adesso il
tavolino e le avrebbe tirato un vaso. La mamma della
vittima dopo la folle scena del marito chiamò i carabinieri cercando poi di contattare l'uomo al cellulare, minacciandolo di buttare
dalla finestra tutte le sue cose, se non tornava subito a casa.
A questo punto l'imputato sarebbe tornato nell'appartamento con in mano un martello, minacciandolo di rompere tutti i
mobili. Quando arrivarono le forze dell'ordine trovarono
la casa completamente sottosopra e, visto lo stato del
giovane, lo accompagnarono al pronto soccorso.
La vittima, che soffre di una grave disturbo
autistico della personalità, sarebbe stata oggetto
della violenza dell'uomo e proprio tra le mura domestiche avrebbe trovato paura
e sofferenza.
Ora per fortuna il ragazzo è stato affidato al padre naturale Z.A. di 48 anni, impiegato statale di
Calvi Risorta, dopo l'assegnazione del tribunale di Cassino dove si sono
verificati i fatti.
Per fortuna oggi il giovane Z.S. vive
una vita più serena e certamente senza violenza fisica fatta da altri.