SVALIGIATE DUE TABACCHERIE

 

Giuseppe Borrelli

 

Calvi Risorta

 

Continua la inquietante «escalation» di furti nelle abitazioni e negli esercizi commerciali che da due mesi sta flagellando l’intera comunità calena: razziati, nella notte di ieri i locali di due rivendite di tabacchi entrambe ubicate in due delle principali piazze comunali, la prima in piazza Umberto I e l’altra in piazza XXIV Maggio.

 

Questa volta i malfattori hanno razziato tutto quello che sono riusciti a racimolare, portando via un bottino costituito, in massima parte, da sigarette, marche da bollo e oggettistica per fumatori.

 

Ma a preoccupare la comunità è soprattutto un fenomeno che va man mano assumendo una portata e una rilevanza preoccupante, visto che oramai la questione dei furti negli appartamenti è sentita come un vero e proprio allarme sociale dai cittadini e, nonostante la maggiore attenzione mostrata dalle forze dell’ordine nel coprire l’intero territorio anche nelle ore notturne, i malviventi continuano a mettere in atto le loro effrazioni.

 

L’allarme era scattato subito dopo l’estate, con una serie interminabile di furti compiuti ai danni dei più disparati obiettivi, tra cui strutture di accoglienza, esercizi commerciali, depositi di automezzi e abitazioni private.

 

Maggiormente fruttuoso per i malfattori era stato, probabilmente, il colpo messo a segno in un deposito di pullman sulla Casilina, con ben due automezzi trafugati, di cui una Mercedes Patan 3003, il primo e un Setra HD 215 il secondo.

 

Ma altrettanto sintomatica era stata l’effrazione compiuta una domenica mattina, nella centralissima via Bizzarri, quando i malviventi erano entrati in una abitazione in pieno giorno, intorno alle undici, non intimoriti minimamente dal naturale viavai domenicale dei fedeli che si recavano in chiesa o dalle persone che uscivano per fare una passeggiata.

 

Il livello di allerta, però, era salito vertiginosamente già molto prima, quando a essere «visitata» dai ladri era stata, addirittura, l’abitazione del primo cittadino Giacomo Zacchia; anche in questo caso con un furto avvenuto in un pomeriggio domenicale, in una delle principali arterie viarie comunali.