EREDITA’ CONTESA, SI FINISCE IN TRIBUNALE

 

CALVI RISORTA

 

(Vito Taffuri)

 

Una singolare vicenda è finita nei giorni scorsi davanti al gip del tribuna­le di Santa Maria Capua Vetere.

 

Di mezzo c'è un'eredità che consiste in una bella villa, compresi gli arredi e una delicata vicenda familiare.

 

Prota­gonisti Maria Benivello, un'anziana possidente deceduta due anni fa a 90 anni, i suoi parenti, tra cui la sorella e un fidanzato con il quale la donna sembra avesse avviato una relazione piuttosto seria.

 

Nel dicembre di due anni fa l'anziana residente ormai da anni a Calvi Risorta muore e, da quello che cita il testamento, tutti i suoi averi dovevano finire al suo fidanzato dell'epoca, Gianluigi De Rosa, di origini napoletane, un uomo di quasi trent'anni più giovane.

 

I due si sarebbero conosciuti in una sala da ballo e da qui sarebbe sbocciata una tenera amicizia che con il tempo avrebbe creato un legame invece più solido.

 

Una storia insomma più solida la cui 'importanza' i familiari avrebbero conosciuto al momento della let­tura delle ultime volontà della congiunta, tutte rivolte al compagno degli ultimi anni di vita.

 

Ma vista la scheda testamentaria, nella sorella e negli altri parenti s'insinua ben più di un dubbio, perché qualche conto sembra non tornare come dovrebbe.

 

Così decidono di rivolgersi a un legale (l'avvocato Luigi Penna) perché nutrono diverse perplessità sull'autenticità della scrittura.

 

Insomma, secondo la sorella, il foglio non con­terrebbe la calligrafia della congiunta deceduta, ma sarebbe opera di altra mano.

 

Viene quindi sentito un perito calligrafico che avrebbe rilevato delle difformità e notato invece qualche tratto piuttosto somigliante con la scrittura del convivente.

 

I familiari decidono quindi di andare avanti e sporgono querela nei confronti del­l'ex fidanzato della signora deceduta per redazione di testamento falso e tentata truffa.

 

La vicenda prosegue in tribunale e viene disposto il sequestro dei beni, ovvero della villa e di tutto quello che questa contiene (quindi pellicce, gioielli, arredi di valore).

 

Si arriva quindi all'udienza dell'altro ieri mat­tina, nel corso della quale il giudice ha chiesto l'inte­grazione delle prove.

 

Se ne riparlerà quindi il prossi­mo 4 aprile.

 

In pratica si dovranno acquisire ulteriori elementi e considerare anche la posizione dell'impu­tato, e soprattutto valutata la natura del testamento.

 

Per capire insomma se è stato redatto di fatto dalla signora poi deceduta oppure da qualcun altro.

 

L'ex fidanzato non era presente in tribunale, mentre invece sono intervenuti i parenti.

 

L'anziana possiden­te aveva 90 anni quando è deceduta.

 

La sua morte è avvenuta in ospedale qualche giorno prima del Natale 2002.