LO MINACCIA CON FUCILE, ASSOLTO

 

Vito Taffuri

 

CALVI  RISORTA.

 

Assolto dopo 5 anni d'attesa un cacciatore caleno, della frazione di Petrulo Lucio Massaro, che si era visto sospendere la licen­za di caccia e revocare il porto d'armi con l'accusa di minacce gravi a mano armata con fucile nei confronti di un extracomunitario Bore Hassan.

 

I fatti risalgono al 22 Ottobre del 1999.

 

E' sera, un ambu­lante di origine marocchina suona alla porta di casa della famiglia Massaro. Vuole vendere qualche ogget­to, ma la moglie dell'imputato dice di non avere bisogno di nulla. Le richieste si fanno sempre più pressanti e l'uomo prova a entrare in casa. A quel punto arriva il marito che lo allontana dall'abitazio­ne. L'extracomunitario non ci sta e, incontrando una pattuglia dei carabinieri nei paraggi, dice di essere stato minaccia­to di morte dal proprietario dell'abitazione.

 

Si va in giudizio e il caleno (difeso dall'avvocato Marrase Gianluigi) viene assolto per non aver commesso il fatto, dopo che il giudice Marcello Feola ascolta una serie di testimoni che avevano assistito alla scena.

 

Il pm aveva invece chiesto 4 mesi di reclusione e 20 euro di multa.

 

Certo poteva andare peggio per il cacciatore, ma per fortuna gli atti e le prove raccol­te hanno dato ragione a chi lo ha cercato di dimostrare per oltre cinque anni, oggi assolto in formula piena.

 

Dopo l'avventura giudiziaria il Massaro gli aspetta un'altra battaglia quella di riprendere il porto d'armi allora sospeso dalla prefettura di Caserta, insomma inizia un'altra odis­sea per difendersi dalle ingiu­stizie.