FINE DEI RICORSI PER INESISTENZA DI SEGNALETICA, DI DINATO RIGETTA
CALVI RISORTA
(Vito Taffuri)
Un anno fa aveva suscitato clamore e, soprattutto, aveva rinverdito
le speranze di centinaia di ricorrenti, il caso di un automobilista caleno, Marco D'Angelo che,
sanzionato per aver oltrepassato il limite di velocità, aveva visto il
proprio ricorso accolto dal giudice di pace di Frosinone.
Il giovane aveva tirato in ballo la mancata
vidimazione dei segnali stradali, che, sul
retro del pannello, non sarebbero stati timbrati con il numero e la data
dell'ordinanza (ex art. 77/7 del Codice della strada).
Dopo la clamorosa sentenza che gli dava ragione, il verbale e il ritiro della patente di guida, da parte della polizia
stradale, di Frosinone, vennero annullati.
Quella decisione provocò un aumento vertiginoso di ricorsi che
ora potrebbero avere un freno grazie ad una sentenza, del tutto contraria, stavolta emessa dal giudice di pace di Salerno,
dove i ricorsi ispirati dallo stesso motivo sono stati rigettati.
Il dottor Tammaro Di Donato, secondo quanto
riportato dalla sentenza, risulta infatti aver
rigettato i ricorsi basati sulla inesistenza e/o illegittimità della
segnaletica stradale presente, ritenendoli del tutto infondati in base al
principio dell'immediata forza esecutiva che ogni segnale stradale si presuma
debba avere.
Come a dire... tanto si deve sempre pagare.