RUBA BICI AL PROF.CARLETTI, PRESO LEVA

 

CALVI RISORTA

 

(rp)

 

Gli ruba la bici e poi tenta il cavallo di ritorno.

 

In manette l'aspirante Arsenio Lupin di Calvi Risorta.

 

Qualche mese fa Silvestro Leva 36 anni aveva messo a segno il furto in casa di un professore della zona e poi aveva tentato di estor­cergli dei soldi per la resti­tuzione della bici.

 

In prati­ca il giovane aveva preteso la somma di appena 50 euro.

 

Dopo una serie di indagini dei militari della locale stazione si è scoperto che l'autore del colpo era stato proprio Silvestro Leva per­ché sembra che il giovane a poche ore dal colpo, i malviventi si sono messi in contatto con il professioni­sta.

 

"Se vuoi riavere indie­tro la tua bici devi sgan­ciare 50 mila euro in con­tanti".

 

L'uomo, però, non ci ha pensato su due volte a denunciare anche la richiesta estorsiva agli uomini dell'Arma.

 

Gli inquirenti gli hanno consigliato di fissare un appuntamento per conse­gnare loro il denaro.

 

Ma il professore è arrivato in buona compagnia nel senso che sul posto vi erano già i militari oppor­tunamente camuffati ad attenderlo.

 

Ieri quindi i carabinieri di Calvi gli hanno notificato l'ordinan­za e Leva è stato associato al carcere di Santa Maria Capua Vetere.

 

Non si esclude che il giovane facesse parte di una vera e propria banda dedita ai furti e al cavallo di ritorno.

 

Gli inquirenti, infatti, stan­no valutando la possibilità che siano stati alcuni alba­nesi a trafugare i monili d'oro e la bicicletta del professore.

 

Le indagini della locale stazione diretta dal maresciallo capo Lucio Campanile hanno preso piede solo dopo il secondo furto che questa volta a pagarne le pene era stato il direttore artistico della storica mani­festazione Calesanremo Nicola Carletti, al quale nell'atto del raid notturno avvenuto qualche mese fa nella propria abitazione di via Oreste Mancini, dove il balordo riusciva a portare via solo una bici di un valore commerciale di circa centosettanta euro, la quale di proprietà della moglie Regina, il malvivente veniva comunque messo in fuga fortunata­mente dal sistema d'al­larme posto sul portone principale della villa.