L’Iva
è troppo cara, risarcito il cliente
GIUSEPPE BORRELLI
Condannata la società di distribuzione di metano «EnelGas»
a un risarcimento danni di 1032 euro per aver fatto
pagare a un consumatore, durante tutto l’arco dell’anno e a causa di una omessa
informazione, l’aliquota Iva del 20 per cento che si applica invece alle
forniture di gas utilizzato per il riscaldamento.
La sentenza, emessa il 6 settembre scorso dal giudice di pace di Teano Andrea
Rosario Viggiani, è certamente una di quelle che
faranno discutere e sarà inserita probabilmente tra i punti di riferimento
delle campagne promosse dalle associazioni a difesa dei consumatori; tanto che
sicuramente, d’ora in poi, le società erogatrici di metano dovranno adeguarsi a informare i consumatori sulla differente tassazione che
viene applicata alla fornitura di gas, a seconda che l’uso sia per il
riscaldamento o per la cottura di cibi e che vi è la possibilità di dotarsi di
due contatori e di due impianti.
La differenza non è di poco conto dato che la tassazione Iva del metano per
riscaldamento è del 20 per cento, mentre per l’uso domestico è del 10 per
cento. Ben si comprende allora che tutti, probabilmente, pagano una tassazione
del 20 per cento, propria solo del gas a uso
riscaldamento, anche nei mesi in cui gli impianti sono spenti e si potrebbe
pagare, invece, l’aliquota del 10.
Il contenzioso è stato sollevato da un consumatore di Pietravairano,
il quale, avendo stipulato un contratto di somministrazione per la fornitura di
metano con la «EnelGas», non era stato informato
sulla differente aliquota di tassazione che viene
calcolata a seconda dell’utilizzo del composto aereo.
Questa omessa
informazione ha precluso, quindi, all’utente - spiega il giudice di pace nella
sentenza - la possibilità di poter installare un doppio contatore che registrasse i consumi del gas: uno da utilizzare per il
consumo dovuto a riscaldamento e l’altro per la cottura dei cibi, così che per
tutto l’anno il medesimo consumatore ha dovuto pagare sulla quantità di gas
consumata l’aliquota Iva del 20 per cento che viene applicata al gas da
riscaldamento, sebbene da aprile a ottobre avesse tenuto gli impianti di
riscaldamento inattivi.
Ed è proprio questo il comportamento che
la sentenza del giudice di pace di Teano ha voluto sanzionare, con il
riconoscimento di un risarcimento danni.