LOTTA ALLE ANTENNE, TAFFURI INTIMATO A PAGARE CENTOMILA EURO
(EZ)
L'ex presidente del 'comitato civico'
delle frazioni di Teano Maiorisi-San Marco Vito
Taffuri intimato al pagamento di circa centomila euro da parte di una nota
società di telefonia mobile.
Riuscì, con una segnalazione ai
Carabinieri e alla Polizia municipale, a bloccare i lavori (per circa tre
mesi) di installazione di una enorme traliccio per la ricetrasmissione di
segnali telefonici nella zona di Maiorisi di Teano,
nei pressi della cabina di prelievo metano della Napoletana-gas.
Un atteggiamento ritenuto ostativo per la costruzione di un
impianto ritenuto dalla legge, grazie ad un recente decreto del governo Berlusconi che assimila i ripetitori telefonici alle stazioni radioamatoriali, di
"pubblica utilità".
Già, come se i capitali incassati dalle società telefoniche
fossero poi elargiti alle popolazioni irradiate; nemmeno per sogno.
Comunque, dura lex, sed
lex... e l'antenna alla fine è stata alzata lo
stesso.
L'unico sindaco dell'alto Casertano di cui si ha notizia che è riuscito a vincere contro i colossi della telefonia mobile è
stato il primo cittadino di Rocchetta e Croce Salvatore Geremia.
Come? Individuando ed approvando in giunta e poi in consiglio un'apposita area destinata agli impianti ricetrasmittenti
pubblici e privati classificati di pubblica utilità.
In questo caso la Wind
ha dovuto fare i bagagli e trasferirsi nella zona identificata dai comune, veramente
grande.
La storia di Taffuri presidente è diversa,
anche nel finale.
L'unica consolazione è che il suo avvocato lo
ha già tranquillizzato in merito a quella enorme
cifra: diventerà una battaglia sociale e sarà vinta.