Spettacolo d'alta classe e il calore di
un popolo meraviglioso
CALVI RISORTA:
TRADIZIONE E FUTURO IN UN
SUGGESTIVO SCENARIO
Nell'antica
città di Cales ogni pietra trasuda storia ed ancora oggi è possibile cogliere,
negli usi e nei costumi dei cittadini, il retaggio ancestrale
che li riporta agli Ausoni, il fiero popolo
indoeuropeo da cui discendono. Ne siamo stati ben testimoni il giorno di
ferragosto, ivi trascorso fin dalle prime ore dell'alba, per preparare il
nutrito spettacolo serale, dedicato sì ad "UN VOLTO X FOTOMODELLA",
ma impreziosito da numerosi innesti celebrativi e culturali, sapientemente
armonizzati da un vulcanico Silver Mele, presentatore
di punta dell'emittente Telecapri. L'ospitalità di un
popolo allegro e sincero si è evinta subito, grazie all'accoglienza festosa
riservata a tutti i convenuti, che alle dieci in punto, secondo programma, si
sono ritrovati nel piazzale antistante il municipio.
Il Dott. Giacomo Zacchia, giovane Sindaco con le idee molto chiare circa il ruolo da svolgere per
il rilancio internazionale di un territorio pregno di potenzialità attrattive
ancora inesplorate, ha porto il suo benvenuto mettendo subito
in evidenza tatto e "savoir faire", offrendo una ricca colazione in un rinomato
bar cittadino e mettendo a disposizione della nutrita messe di candidate,
accompagnatori e staff, un intero edificio munito di ogni confort.
Il
programma era di quelli che avrebbero sfiancato un maratoneta, ma un'organizzazione
impeccabile ha fatto sì che tutto si svolgesse senza sfasature e nel rispetto
dei tempi. Riprese televisive ed interviste all'interno di una villa con le
ragazze che si deliziavano nell'ampia piscina, sosta presso la vicina villa dei
Signori Arturo e Paolo Ricciardi, ovviamente amici carissimi di Silver, che
hanno offerto un "aperitivo" a base di "corposi" e
succulenti piatti di pasta e fagioli, e poi pausa pranzo
con possibilità di sgranchirsi le gambe giocando a pallone.
Le prove
sono iniziate verso le 17, impeccabilmente dirette da Salvatore Civale, che oramai sta prendendo
coscienza di essere il vero numero due dell'azienda, anche perché Papà Dino non
perde occasione per ribadirne il ruolo di "erede al trono".
Trentasette
le ragazze in gara, che colloca l'evento al secondo
posto per numero di partecipanti dopo quello organizzato dallo scrivente a
Marcianise, ma che vale un primo posto virtuale essendo stato organizzato in
pochissimo tempo da persone che collaborano per la prima volta con la Music International. (A Silver Mele va un sincero plauso da parte
della Dirigenza Music, in quanto il suo talento è
venuto fuori "ben al di là" dei suoi meriti professionali ed umani,
quando ha dovuto sopperire, in tempi stretti, ad una imponderabile ed
improvvisa defaillance tecnica. Il 15 agosto e con tutti i negozi chiusi!)
Lo Show,
manco a dirlo, è stato condotto impeccabilmente e
magistralmente proprio da lui, con il supporto di Grace
Ciampa e di Cinzia Profita,
quest'ultima sua partner nelle trasmissioni di Telacapri
Sport. Un documentario sulla stupenda cattedrale romanica dedicata a San Casto
ha funto da prologo e poi, la voce calda di Dino Civale,
registrata nella sigla di apertura, ha dato il via
alle danze. Tra una sfilata e l'altra si sono esibiti
numerosi ospiti: i break dancer Zero Spaccato; una
simpatica "popular singer", Marianna Montella; il sosia di Eros Ramazzotti,
Antonio Fattore; Hector, che oramai sta diventando un
punto fermo dello Show e la raffinatissima Aniash,
sempre più brava e bella.
Pubblico commosso fino alle lacrime quando è stato presentato Antonio
Perugino, giovane pugile imbattuto dopo 24 combattimenti, purtroppo costretto
ad abbandonare l'attività agonistica in seguito ad un delicato intervento
chirurgico al cervello.
"Quando vincevo - ha dichiarato con voce pacata
ma sofferta - avevo tante persone attorno; ora mi sento solo e abbandonato e
avrei bisogno di un lavoro per andare avanti". Le leggi spietate della
vita, che Silver ha fatto bene a sbattere in faccia a tutti noi, affinché fungano
da monito e offrano un spunto in più per profonde
riflessioni sull'esistenza umana.
Di sfilate,
in un concorso di bellezza, ovviamente, se ne fanno a
iosa. E tutti noi le guardiamo, a volte, con aria di sufficienza, al di là del doveroso rispetto nei confronti di uno sponsor
che ci onora con la sua fiducia. Non conoscevo Anna Varriale
e non sapevo nulla della sua capacità di stilista. Quando ho visto i suoi abiti sono rimasto a bocca aperta. Possibile che in una
cittadina di provincia vi siano creativi capaci di elevarsi su vette
solitamente frequentate dai grandi nomi del firmamento della moda? Possibile.
Gli abiti di Anna Varriale
hanno una linea originalissima, capace di infondere un'aurea particolare alle
donne che li indossano. Quell'aurea che ti fa sentire speciale, mentre sei consapevole di
"attirare" e di "catturare" gli sguardi ammirati di
chiunque. Raramente ho visto l'organza manipolata con tanta sapienza e
la seta trattata come se fosse modellata direttamente sul corpo della ragazze. Gli abiti che forzano le linee
"sexy", alzando vertiginosamente gli spacchi laterali, spesso cadono
nel volgare: quelli di Anna Varriale,
invece, sembrano indossati da vestali di un tempio greco, e manifestano la
sensualità femminile con "una purezza" che riesce solo a mettere in
evidenza il talento di chi li ha creati. Brava. Veramente brava.
Preludio
più consono alla proclamazione delle vincitrici non poteva
esservi e dopo il commiato della stilista, il Patron Dino Civale,
come solito, ha rubato la scena a tutti. Prima ha presentato le finaliste
regionali, "fuori concorso", nel rispetto di un regolamento che lo
scrivente vorrebbe fosse riveduto per la prossima
edizione: so bene che tutte le ragazze che concorrono voglio sentirsi "in
gara" e non vi è nulla di male se qualcuna dovesse aggiudicarsi più di una
tappa. Simpatico lo sketch durante la presentazione: al Patron era sembrato che
una ragazza si fosse fatta avanti per errore e l'ha
invitata a ritirarsi; ella invece, ben consapevole di aver acquisito l'accesso
alla finale regionale nella tappa di Pontelatone, ha
continuato imperterrita la passerella. Il Patron è rimasto interdetto e al
termine dello show, informato della gaffe, ha promesso che per farsi perdonare
le farà omaggio del borsone gigante solitamente riservato alle vincitrici di
tappa.
Era notte
fonda quando è scoccato l'applauso liberatorio che ha
accompagnato il nome di Federica Parente. Bellezza
locale dal volto esile e dallo sguardo profondo. Era proprio lei che aveva
indossato l'abito mozzafiato di Anna Varriale. Il bello chiama il bello. E
quando ciò avviene, per la giuria, tutto diventa facile. Arrivederci all'anno prossimo.
Sindaco, mi
raccomando: continui così e soprattutto recuperi le "radici". Sarebbe
davvero bello se, nel rispetto di un progetto più volte
ribadito dagli illustri convenuti, l'anno prossimo, si potesse ritornare
a "Cales".
Lino Lavorgna
I membri della Giuria: Dott.
Giacomo Zacchia, Sindaco di Calvi Risorta; Remo Cipro,
Vice Sindaco; Carmelo Bonacci, Assessore; Ulderico Pietro Salerno, Assessore;
Ermanno Izzo, Assessore; Fabio Morra, Giornalista; Nello Odierna, Kaidos Comunicazione; Lino Lavorgna,
Dirigente Music International; Elia Silvana,
Insegnante; Franca Bonacci, Imprenditrice; Evelina izzo, Insegnante; Antonio
Perugino, campione di pugilato; Leopoldo Russo, Finanziere.