PERSI I FONDI PER IL RESTAURO DEL CASTELLO ARAGONESE


Calvi, nuovo stop per l’area archeologica

 

GIUSEPPE BORRELLI

 

L’antico castello aragonese di Calvi non sarà restaurato: la violazione del vincolo di stabilità in bilancio per l’esercizio 2003, compiuta dalla precedente amministrazione comunale, comporterà la perdita dei finanziamenti e l’impossibilità di contrarre mutui per il restauro dell’importante monumento.

 

Una brutta tegola, questa, nel cammino di avvicinamento alla realizzazione del parco dell’antica Cales e dello svincolo autostradale annesso: il comune di Calvi avrebbe dovuto predisporre il pieno rifacimento del castello per allestire al suo interno una struttura museale.

 

Ma la gestione finanziaria del 2003 ha determinato l’impossibilità da parte dell’ente di poter ottenere finanziamenti o richieste prestiti, e questo sta a significare che il museo nel castello aragonese non vedrà la luce in tempi brevi.

 

Resta solo il finanziamento di 175 mila euro della Regione Campania, ma servirà solo a ripulire il fossato che circonda la struttura e a compiere pochi altri interventi.

 

Ora le speranze di tutti coloro che sognano di vedere realizzato il parco archeologico risiedono nella società Autostrade che ha impegnato 2 milioni e 500 mila euro per aprire lo svincolo Cales, e nella Sovrintendenza ai beni archeologici che ha invece il compito di predisporre una campagna di scavi su ben 64 ettari di area archeologica inesplorata.

 

«Un grave stop, ma dobbiamo rimboccarci le maniche e lavorare, insieme agli altri enti coinvolti, per realizzare questo grande progetto», ha commentato il vice-sindaco Remo Cipro.