DOPPIO APPUNTAMENTO PER «TEATRI DI
PIETRA»
Per palcoscenico un pezzo di
storia, per tetto un cielo stellato a moltiplicare la suggestione di un
appuntamento col teatro di qualità.
La rassegna intitolata Teatri di
pietra, nata per far rivivere i luoghi antichi del teatro, per stasera riserva
al pubblico due appuntamenti in contemporanea.
Nell’area archeologica di Calatia, a Maddaloni, c’è il
Tartufo di Moliere; al teatro romano di Sessa Aurunca va in scena la Mandragola di Machiavelli.
A Maddaloni
alle 21.15 Nucci Ladogana dirige Flavio Bucci, che con Diana de Toni, Luigi Mezzanotte e Roberto
della Casa interpreta la più singolare delle opere di Moliere.
A Sessa Aurunca
Mario Scaccia firma la regia di quella che lui stesso definisce «la più bella
commedia italiana in assoluto», con Edoardo Sala, Carlo Greco, Rosario Coppolino, Claudia Carlone, Anna Cianca, Antonella Piccolo, Massimo di Vincenzo. La
replica è fissata per il 4 agosto a Santa Maria Capua Vetere.
Per ridere, per sorridere, per
conoscere, per pensare. E per riscoprire come luogo da vivere
il patrimonio storico della provincia, quello che esiste (troppo)
silenziosamente «oltre la reggia», quello troppo spesso sconosciuto e
dimenticato, quello rimasto per troppo tempo a sostenere gli oneri del tempo
che passa senza gli onori che spettano all’età. Non è un caso che dietro
il circuito del Progetto Theatrum ci siano, con il ministero per i Beni e le attività culturali e
il Distretto culturale dei Teatri di Pietra, la Regione, la Provincia, i Comuni
di Maddaloni, Alife, Calvi
Risorta, Santa Maria Capua Vetere, Teano, Sessa Aurunca.
Gli appuntamenti dell’edizione 2004
hanno avuto il loro battesimo all’anfiteatro di Santa Maria
Capua Vetere con Bregovic, e proseguiranno fino ai primi di settembre.
Tra le novità di questa che è
la quinta edizione della rassegna, il sodalizio tra Capuantica
Festival e Leuciana Festival, cui si deve, oltre al
concerto di Bregovic, anche la programmazione del
concerto di Bennato.
Sono diciotto in
tutto i titoli di teatro, musica e danza (per 46 repliche) in
cartellone, cinque i teatri - tra i più antichi del mondo - che fanno da
scenario alla kermesse, una rosa di autori che va da Plauto a Peppe Barra
passando per Machiavelli e Dario Fo (in veste di
autore): e anche quest’anno i teatri coinvolti nella
rassegna sono stati scelti tra i maggiori luoghi d‘interesse archeologico del Casertano: l’anfiteatro romano di Santa Maria
Capua Vetere, il Teatro
Romano di Sessa Aurunca, l’area archeologica
dell’antica Cales di Calvi Risorta, il Teatro romano
di Teano e la Corte del museo archeologico di Calatia
a Maddaloni.
Sempre ispirato agli autori classici (o
meglio a un concetto allargato di classicità) il
programma che toccherà i più importanti monumenti archeologici dell’area: in
scena, tra le altre opere, «le Vespe» di Aristofane
con Pino Caruso e Nello Mascia, «Edipo re» con Franco
Ricordi e Patrizia Zappa Mulas,
«Lisitrata» con Pamela Villoresi
e Luciana Turina, «Il
mercante» di Plauto con Martine Brochard, «I menecmi» con Tato Russo.
Tutti più o meno equamente divisi
nell’ambito del circuito dei «Teatri di Pietra» del Casertano,
perché il cartellone, così ha voluto il direttore artistico della rassegna
Aurelio Gatti, «non trascuri nessuno dei tesori del
patrimonio storico e archeologico di Terra di Lavoro». Tra gli autori di quest'edizione, accanto a Plauto e ad Aristofane,
a Machiavelli e Moliere, ci
sono anche Shakespeare e Dario Fo.
E non mancano i più rappresentativi autori del teatro
napoletano: da Viviani a Eduardo, per finire con
Manlio Santanelli ed Enzo Moscato.