MEDICO BLOCCATO DA BANCARELLA, E’ RIVOLTA

 

CALVI RISORTA     

 

di Vito Taffuri

 

Si sente male, ma una bancarel­la di un'ambulante ostacola l'accesso del proprio medico di famiglia Francesca De Felice.

 

Infatti erano appena trascorse le 11 quando Lucia De Biasio, abitante nelle case popolari del rione S.Nicola, veniva colpita da un improvviso malore, alla notizia del malore i vicini attivavano da subito il servi­zio d'emergenza chiamando il proprio medico di famiglia Francesca De Felice, la quale al momento del suo arrivo presso l'abitazione della famiglia De Biasio, restava bloccata con la pro­pria autovettura in quanto vi era presente il mercato setti­manale, e proprio all'ingres­so del cancello del palazzo vi era inoltre presente un ambulante Sabri Alì, di 30 anni venditore di occhiali ed altro, il quale senza alcuna autorizzazione comunale posteggiava la propria ban­carella abusiva bloccando l'ingresso principale.

 

Insomma non è la prima volta afferma De Biasio, in altre occasioni addirittura sono dovuti intervenire anche il Comando Compa­gnia dei Carabinieri di Capua, del servizio radio mobile, agli ordine del Capi­tano Ignagni.

 

Ma questa volta per liberare l'ingresso del palazzo c'è voluto l'in­tervento tempestivo del Comando di Polizia Munici­pale caleno, agli ordini di Anna Caianiello, la quale coaudiuvata dall'agente di Polizia Municipale Gabriele Russo, al loro arrivo sul posto procedevano alla verbalizzazione, ma soprattutto alla rimozione della stessa bancarella abusiva.

 

La rab­bia più forte della famiglia De Bisio, nasce dal fatto che in ogni caso l'attuale merca­to non si trova in ogni modo corrispondente a nessuna norma come previsto dalle leggi vigenti, addirittura qualcuno chiede all'ammini­strazione adesso capeggiata dal primo cittadino Giaco­mo Zacchia del gruppo 'Uniti per Calvi, di accelera­re gli eventuali progetti che sono già in cantiere pur di dare vita a una vera e propria rivoluzione in merito di sicu­rezza in base alle norme per lo svolgimento del mercato settimanale caleno.

 

Afferma infine Francesca De Felice: "Nel caso doveva accedere il servizio d'emergenza territo­riale del 118, sicuramente avrebbe trovato veramente difficoltà per il recupero del malato".