PROSTITUZIONE, UNA SQUADRA PER COMBATTERE IL
FENOMENO
CALVI RISORTA
(Vito Taffuri)
II Vescovo della diocesi di Calvi e di Teano Francesco
Tommasiello in collaborazione
con don Oreste Benzi ha organizzato un
gruppo di lavoro per liberare giovani donne dalla schiavitù della prostituzione.
Il fenomeno della prostituzione nell'Agro Caleno fino a Capua è molto
diffuso: giovani ragazze provenienti dall'Africa nera (Ghana, Niceria, Sierra Leone) e dai paesi europei più poveri tra
cui la Romania, Kosovo, Albania ma anche Russia, Bielorussia, Ucraina, Grecia e soprattutto Polonia, tutti i
giorni con turni di 8-10 ore al giorno si aggirano per
le strade statali dell'Appia e della Casilina.
All'iniziativa del vescovo Tommasiello
il primo cittadino Giacomo Zacchia ha già
accettato scendendo in campo al fianco del vescovo Tommasiello
dove si prevede la costituzione di un gruppo di volontari che opereranno
direttamente sulle strade dei Comuni della diocesi, all'inizio guidati da
animatori con provata esperienza messi a disposizione da don Oreste Benzi, ma poi in grado di operare autonomamente e
direttamente sul campo.
Giovani e meno giovani, vengono a
prostituirsi sulle nostre strade con la speranza di mettere da parte euro, che
una volta tornate in patria consentirebbero loro di comprare una casa, la terra
o un'attività commerciale.
Ma alcune di loro,
talvolta, non riescono a tornare più in patria.
Lo squilibrio dei cambi incentiva
questo fenomeno consentendo di lucrare; ad esempio 1.000 euro in Italia valgono
quattro volte tanto in Polonia.
Giovani madri lasciano i propri figli alle
nonne e vengono a prostituirsi per mantenerli, mandando i soldi a casa.
La malavita non sta a
guardare e pretende una percentuale sui guadagni, la criminalità spicciola
ne approfitta per rapinarle dei proventi di una giornata.
Giovanissime albanesi e kosovare
sono più soggette ad essere schiavizzate da parte di sfruttatori senza
scrupoli e numerosi sono i casi di segregazione.
Anche giovani donne africane
sono schiavizzate da 'matresse' che sfruttano le credenze
della religione animista dei paesi dell'Africa Nera.
Contro tutte queste forme di
sfruttamento si batte da anni don Oreste Benzi e
sembra adesso voler fare lo stesso il vescovo Tommasiello.
L'obiettivo è quello di liberare il maggior
numero possibile di queste donne per ridare loro la dignità.
La squadra che dovrà operare è già pronta, e
presto inizierà sulle strade dell'altocasertano, lungo
l'Appia e la Casilina.