Cartelle ‘pazze’ di Sky e TIM

 

CALVI RISORTA

(Vito Taffuri)

 

Decine di cittadini caleni stanno ricevendo in questi giorni "minacciose" cartelle pazze da parte di varie agenzie di recupero credito per presunti e vecchi debiti con la Sky, Tim e altre società.

 

In effetti, si trattereb­be di bollette o canoni non pagati qualche anno fa dagli stessi utenti chiamati in causa, ma non è questo quel­lo che in ogni modo preoccu­pa gli utenti chiamati in causa, ma il fatto che potreb­be essere tutto illegale.

 

Infat­ti, afferma l'avvocato Alfon­so Licciardi del foro di Santa Maria Capua Vetere: prima di avviare l’azione legale, si dovrebbe mettere in mora il debitore, intiman­dogli il pagamento, cosa che le società chiamate in causa non hanno mai fatto. Per tanto, continua l'avvocato Licciardi, preferiscono affi­dare l'incarico all'agenzia di recupero crediti, per tentare in ogni modo di recupe­rare l'intera somma tra­mite una lettera minacciosa.

 

In ogni caso la pretesa è quanto meno priva di trasparenza, intanto perché l'utente deve essere messo in grado di verificare se la somma non è stata pagata, poi potrebbe trattarsi di un erro­re, infine per chiedere bollet­te o canoni arretrate c'è tempo fino a cinque anni, dopo i quali scatta la prescri­zione e quindi l'utente deve essere informato sul periodo del presunto credito vantato.

 

Mentre per i cittadini che sono entrati nella morsa di queste agenzie di recupero credito pur di evitare ovvia­mente gli interessi ed even­tuali more salatissime che aumentano giorno dopo gior­no.

 

In effetti, la maggior parte degli utenti si affretta­no a pagare le somme richie­ste, presso gli sportelli delle poste italiane  o banche, in quanto si tratta in genere di somme intorno ai 100, 200 euro.

 

Il motivo della corsa degli utenti a pagare subito è soprattutto legato al fatto che sono intimoriti sicuramente dalla minaccia di un'azione legale, ma tutto questo è sbagliato in quanto il creditore non ha convenienza ad avviare un'azione legale, ma per loro e meglio delegare le agenzie di recupero credito.

 

Quello che è sicuro è che un'a­genzia recupero-crediti non può fare alcuna azione lega­le, in quanto non è il credito­re e soprattutto per un moti­vo ancora più valido è il fatto che non c'è stata 'cessione del credito'.

 

In base all'articolo 1.264 del Codice Civile si stabilisce che il debi­tore deve essere informato (tramite raccomandata) del­l'eventuale cessione del cre­dito ad altri, altrimenti questi altri non hanno alcun titolo per richiedere le somme e tanto meno fare azioni legali.