ILLUMINAZIONE:
CONTRATTO DA RIVEDERE
GIUSEPPE
BORRELLI
Calvi Risorta.
L'amministrazione comunale calena
intende impugnare il contratto ventennale, stipulato dalla vecchia
maggioranza a soli 4 giorni dalle elezioni del 13 Giugno, con la Gea (Gruppo
Energetico Abruzzese) per la gestione degli impianti di illuminazione
comunale e per la paventata realizzazione di alcuni termovalorizzatori
sul territorio caleno.
È questo il dato principale emerso dal
consiglio comunale svoltosi nella giornata di ieri nella sala consiliare del
comune di Calvi Risorta; con il sindaco Giacomo Zacchia
che ha palesato, appunto nella pubblica assise, l'intenzione della maggioranza
di rifiutare un impegno ventennale che ammonterebbe a 120.000 euro circa
all'anno per un servizio di gestione degli impianti di illuminazione comunale
che, in precedenza, costava poco più di 6500 euro circa.
Ma a preoccupare soprattutto gli ambientalisti sono due articoli
contenuti nel contratto, nel quale sarebbe prevista la potenziale realizzazione,
da parte della Gea, di impianti di generazione di
energia elettrica con calore e l'ipotesi che la società abruzzese possa
determinare l'ingresso del comune di Calvi in una struttura consortile al fine
di stipulare contratti di fornitura di energia con soggetti sia nazionali che
esteri.
Una formale dichiarazione di guerra dunque,
che verrà attuata mediante l'attenta analisi di uno
studio legale il quale, sempre su mandato dell'amministrazione, verificherà
sia gli aspetti di legittimità che di onerosità del contratto e, ove mai
venissero rinvenuti dei vizi invalidanti, verrebbe intrapresa un'azione legale
di rescissione.