Autovelox, altra
sentenza:
pericolosi i limiti di velocità equiparati ai centri urbani
GIUSEPPE BORRELLI
I limiti di velocità dei centri abitati
«trasportati» su strade provinciali a scorrimento veloce rappresentano un
potenziale pericolo per gli automobilisti e sono quindi impugnabili le sanzioni
autovelox sollevate dai comandi di polizia municipale.
È la sentenza emessa dal Giudice di
Pace di Teano, Andrea Rosario Viggiani, con cui è
stato accolto il ricorso di un automobilista che, percorrendo l’Appia nel territorio di Teano, aveva superato di 11 kmh il limite massimo di 50. Una sentenza importante,
perfettamente in sintonia con la circolare del prefetto Carlo Schilardi che aveva invitato i Comuni e gli enti competenti
a rivedere limiti a dir poco assurdi su tratti stradali non
pericolosi e spesso introdotti solo per incrementare i magri introiti
delle casse municipali.
«A parere di questo Giudice - afferma
la sentenza - il limite di velocità di 50 kmh fissato sulla statale Appia,
identico addirittura a quello imposto in pieno centro abitato, appare del tutto
irrazionale, illogico, impraticabile e pericoloso per l'incolumità dei
viaggiatori, per cui ove detto limite sia stato superato e non abbia
oltrepassato il limite di 80 kmh va riconosciuta al
conducente l'esimente della soglia di tolleranza, per evitare che possano
derivare per sé ed ad altri pericoli gravi per l'incolumità personale».