La ditta che si occupa della forestazione
ieri ha ‘spedito’ a casa gli operai: vertice con il sindaco
De Luca licenzia otto dipendenti
CALVI RISORTA (Vito Taffuri)
Anche questa estate è molto cruenta sul
fronte degli incendi boschivi lungo le montagne Calene;
non c'è tregua, soprattutto sono state inferte ferite gravissime al nostro
patrimonio naturale - boschivo negli ultimi giorni, infatti in meno di una
settimana sono andate in fumo oltre 29,30 ettari con la media tra i sette e
nove incendi boschivi verificati nel territorio di Calvi Risorta.
Non si riesce a dare risposte precise per prevenire il fenomeno
incendi, si punta tutto sull'intervento, in particolare con i costosi mezzi
aerei, non opponendo al fenomeno una grande azione di
prevenzione e repressione.
Insomma quello che è certo che le cause degli incendi boschivi si individuano tra 'volontarie' , 'involontarie' e
'naturali'.
Nel nostro territorio caleno, le cause
'naturali' o di 'autocombustione' si possono ritenere nulle in
quanto non sussistono le condizioni per potersi sviluppare tali tipi di
incendi.
Le cause 'volontarie o dolose' sono la
percentuale maggiore. Infatti gli incendi dolosi sono da sempre
appiccati e messi in atto dai
personaggi già noti alle forze del
ordine, che in ogni caso da voci ufficiosi fanno sapere che il cerchio si sta
stringendo attorno a personaggi che in ogni caso sono stati filmati ma
soprattutto fotografati mentre entravano in azione, e sicuramente le prove che
sono nelle mani degli inquirenti verranno consegnate nei prossimi giorni sul
tavolo del giudice della procura della Repubblica di Santa Maria
Capua Vetere Donato Ceglie, in modo di poter spiccare eventuali mandati
d'arresto in tempi veramente ristretti.
Ma quello che in ogni caso preoccupa di più che dopo l'alto tasso
d'incendi boschivi verificati in meno di una settimana
lungo le montagne calene, in particolare sulla
montagna 'Cucuruzzolo' della frazione di Zuni, e il fatto che la ditta De Luca, appaltatrice
del progetto "forestazione Produttiva e Protettiva
dal rischio idrogeologico" ieri mattina metteva in cassa integrazione
temporanea circa otto famiglie che restano soprattutto senza fondi mensili
tutto sospeso i quali operai tutti per l'alto tasso d'incendi boschivi, i quali
fino adesso avevano portato sul tavolo del Comune di Calvi Risorta, vari
risultati, dal recupero di viadotti e soprattutto alla salvaguardia del verde
delle nostre belle montagne.
Alla notizia della cassa integrazione temporanea gli operatori
forestali civili ieri mattina scendevano in piazza Municipio
tutti insieme per manifestare e comunque soprattutto per chiedere un Sos al primo cittadino Giacomo Zacchia,
i manifestanti venivano subito ricevuti nella sala consiliare dal neo
Sindaco Zacchia, per poter trovare insieme con
urgenza una soluzione per far ripartire di nuovo il progetto sospeso ieri
mattina dalla Ditta appaltatrice De Luca, commenta il sindaco "Utilizzeremo
tutti i mezzi istituzioni ma soprattutto mezzi personali per difendere i propri
cittadini caleni, perché io mi sento caleno e soprattutto mi sento in dovere verso chi mi ha
dato fiducia per amministrare la nostra cittadina calena.
Insomma, gli incedi boschivi continuano a
degradare il nostro territorio ma non certamente non servano alla crescita del
territorio anzi grazie a gli incendi da ieri otto famiglie restano a casa senza
mensile, ma soprattutto senza lavoro.
Difendere i boschi è si compito delle
Regioni e del Corpo Forestale dello Stato ma è anche vero che ogni cittadino
deve concorrere ad evitare che si sviluppino incendi con una presa di coscienza
che i boschi sono il nostro ossigeno, la nostra stessa vita; senza di essi non
esisterebbe né ossigeno né vita.
Per cui ogni cittadino si deve adoperare affinchè
salvaguardi tale immenso e insostituibile tesoro con un comportamento consono
alla salvaguardia di tale bene.