‘Montagne libere’, alla scoperta dei luoghi dimenticati col progetto comunale

 

(Vito Taffuri)

 

Calvi Risorta

 

Cammi­nare in montagna significa attraversare non solo la dimensione dello spazio di un territorio, ma anche entrare in una dimensione temporale che ripercorre il passato, ormai lontana dai ritmi della nostra società.

 

Il ripristino dei luoghi ormai dimenticati ripristinando con progetti come questi "Montagne libere" promosso dal Comune di Calvi Risorta con il patrocino della Regione Campania, consente di immergersi nella natura e nella cultura di un luogo; di con­statare come l'ambiente è ed è stato influenzato dalle comunità che lo hanno vissuto; ma soprattutto di respirarne i profumi.

 

Solo ritro­vando la misura del tempo a ritmo dei nostri passi possiamo oggi "leggere" la storia delle valli, scoprendo, via via, le tracce lasciate dalla ostinata e durissima fatica di chi quelle monta­gne ha vissuto, in particolare laddove l'influen­za recente dei modelli metropolitani è rimasta più contenuta.

 

Sta in questo lo spirito delle Via libere alle montagne Calene, progetto regionale il quale coinvolgente tutte le tre frazioni Visciano, Zuni, Petrulo, ha ridato alle nostre montagne uno spiraglio di riscatto ma soprat­tutto ridandoci il verde, e in ogni modo la libertà per chi vive la natura come l'associazio­ne dei verdi di Calvi Risorta, da sempre capeg­giata da Cassio Izzo, Allocca Nicandro, ed altri ancora.